Il Banco Espirito Santo (BES), la banca più importante del Portogallo, ha traballato, ha fatto temere un default fuori controllo con effetto contagio sui mercati finanziari e poi è stato salvata con un bail-out da €4,9 miliardi. Il prezzo dell’azione ha perso l’82,9% in un mese, i rendimenti a scadenza delle obbligazioni junior emesse dalla banca hanno superato il 40%. Amen.
Quali effetti sullo spread?
In tutto questo trambusto, il rendimento dei titoli di Stato del Portogallo si è portato ai minimi (minimi di sempre per le obbligazioni con scadenza 2 e 5 anni). Anche lo spread tra i bond portoghesi a 2 anni e i titoli di Stato tedeschi ha continuato a scendere, aggirandosi ai minimi dal 2010 (al momento della redazione è 248 punti base, quando la mediana degli ultimi cinque anni è 428).
Come può convivere questo ottimismo con il tracollo della più importante banca portoghese? Come è possibile?
Perché i rendimenti dei bond portoghesi sono ai minimi?
La ragione principale è semplice: si cominciano ad applicare le norme comunitarie previste dalla cosiddetta Unione bancaria. Infatti, il salvataggio ha seguito esattamente le linee descritte nel Box 3 di questo documento comunitario, ossia:
- i primi a pagare sono gli azionisti e i debitori junior, nonché i possessori di obbligazioni convertibili;
- poi, nel coinvolgere altri creditori, viene seguito un ordine predeterminato;
- i depositi di ammontare inferiore a €100.000 non sono toccati;
- la banca è riorganizzata, con una bad bank e una good bank; depositanti e obbligazionisti senior fanno riferimento alla banca in salute, mentre azionisti e obbligazionisti subordinati all’altra;
- il tutto coinvolgendo il meno possibile i contribuenti – e questo, in realtà, è tutto da vedere – ma non approfondiamolo qui.
Insomma, la morale è che grazie a regole del gioco prefissate e note, si riduce l’incertezza dei mercati finanziari e il rischio sistemico.
Simone Sgarbi / Agosto 6, 2014
Io ci andrei con i piedi di piombo, i contribuenti sono già parecchio coinvolti, non solo quelli portoghesi, ma anche quelli europei che hanno contribuito al fondo ESFS (http://ec.europa.eu/economy_finance/assistance_eu_ms/portugal/index_en.htm ); ammesso e non concesso che questo casino non abbia effetti sistemici, nel qual caso sarebbe anche peggio.
Anche delle “regole comuni” non è che mi fidi più di tanto: la good bank viene chiamata Novo Banco dalla Banca Centrale del Portogallo, ma la Commissione Europea la chiama Bridge Bank (http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-901_en.htm) e l’intento pare sia quello di venderne gli asset per ripagare il bail out di BES.
Se qualcuno volesse approfondire qua c’è un articolo interessante: http://coppolacomment.blogspot.it/2014/08/how-to-rip-off-bank-espirito-santo-style.html
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