Lentamente, i mercati si stanno riprendendo dai colpi subiti nei primi due mesi dell’anno; se consideriamo il mercato inglese le perdite sono state limate e la volatilità è ai minimi degli ultimi sette mesi. Eppure qualcosa di sinistro si muove
Il referendum all’orizzonte
A giugno si voterà per la famosa Brexit e mentre continuano i dibattiti sui pro e i contro di un’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, sul mercato gli investitori stanno comprando protezione contro eventuali movimenti negativi di Borsa proprio a giugno.
Infatti sul principale indice di Borsa inglese, il FTSE 100, il costo delle opzioni con scadenza 3 mesi (che giungono a maturazione quindi nel fatidico mese di giugno) ha raggiunto valori elevati rispetto alle opzioni a 1 mese.
Che cosa vuol dire?
Tramite le opzioni è possibile fare molte cose; in particolare si può acquistare una protezione da eventuali futuri ribassi del mercato. Ma comprare opzioni equivale a comprare volatilità (addirittura, la quotazione delle opzioni tra i trader istituzionali avviene in termini di volatilità implicita). Quindi, analizzando la volatilità implicita delle opzioni sul FTSE 100 è possibile studiare le attese degli operatori sull’esito del referendum relativo alla Brexit.
Il grafico seguente, che mostra la differenza tra la volatilità implicita a 3 mesi e quella a 1 mese, evidenzia una recente impennata: molti operatori stanno acquistando protezione per giugno. Qualche timore quindi comincia a serpeggiare.
La situazione per il momento è nel complesso abbastanza calma. Tuttavia, tra i rischi del 2016, un’eventuale Brexit potrebbe avere un forte impatto sul mercato, anche se a nostro parere per ora la probabilità che si verifichi è relativamente bassa. È comunque una situazione da monitorare con attenzione.
I nostri portafogli vengono aggiornati in modo costante, per renderli adatti ai mutamenti del mercato.