Ciò che è successo in Svizzera a metà gennaio 2015 mi ha fatto riflettere sul livello di distorsione dei mercati finanziari: regole usuali che non valgono più, o magari funzionano al contrario. Il tutto assomiglia sempre più allo strampalato mondo di “Alice nel Paese delle Meraviglie” immaginato da Lewis Carrol (“Stranissimo, e sempre più stranissimo!”, esclamò Alice).
Una delle “leggi” (nome invero pretenzioso) finanziarie più celebri è la legge degli interessi composti. Ci dice che un capitale iniziale di entità C, dopo essere investito per T anni al tasso d’interesse y, diventa (tranquilli, c’è una formula, ma potete farcela):
C*(1+y)*(1+y)*… = C*(1+y)^T
Gli interessi cioè si “compongono” T volte e il capitale investito cresce. Per esempio, se investite 1.000 euro al 3% per 10 anni, il calcolo sarà 1000x(1+0,03)^10 e otterrete 1343,9 euro, ossia il capitale investito più gli interessi (la ricompensa per aver prestato il denaro). Cosa c’entra questa formuletta con il Paese transalpino? Beh, sappiate che in Svizzera questa legge non funziona più così…
I rendimenti negativi in Svizzera
Grazie alla mossa della Swiss National Bank, la banca centrale svizzera, i tassi d’interesse sugli investimenti in franchi svizzeri (CHF) a 10 anni sono negativi. Ripeto: negativi. Guardate il grafico sotto.
In questo momento in Svizzera siamo al -0,14% all’anno per un decennio: applicando la formuletta viene fuori che, investendo 1.000 franchi svizzeri, dopo 10 anni ne avrete 986, cioè dovete pagarne 14 a colui al quale avete prestato i soldi. Insomma, investite un capitale e dovete pagare per lasciarlo lì!
Non vi sfuggirà l’insensatezza della cosa. Siamo ormai alla legge degli interessi decomposti.
Che dire? Ormai ci avevo fatto il callo a vedere tassi d’interesse negativi: anche se non più tardi di qualche anno fa erano aborriti dalla teoria economica-finanziaria, sono stati sdoganati dalla realtà lisergica dominante.
Ma fino a qualche giorno fa i tassi d’interesse negativi riguardavano scadenze piuttosto brevi; e fin lì, con un po’ di sforzo, uno poteva anche farsene una ragione. Ora però, grazie agli svizzeri, siamo alla fantascienza.
Dopo aver visto obbligazioni con scadenza decennale che pagano rendimenti negativi, mi manca solo di vedere “i raggi Beta balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser”, quelli che vide Roy Batty, il replicante Nexus 6 in “Blade Runner”.
Gianni / Gennaio 19, 2015
Sono cose che fatico a capire pure io.
Per altro, se non ho capito male i grafici della FRED, negli USA nonostante il multi QE di vasta portata i Treasury a 10Y non sono mai scesi sotto uno yield lordo di circa 1.5% che toccarono nel Luglio/2012.
Allego foto 10Y Treasury Yield (credo lordo, dati FRED), non so se si veda, comunque mi sa che farò questa domanda in chat il 20. 🙂
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Massimo Vicari / Gennaio 20, 2015
Che dire, per portare i soldi in svizzera e tenerli al sicuro bisogna pagare, con moltoi sforzo faccio finta che li stia mettendo in una cassetta di sicurezza. Con molto meno sforzo penso ai libretti di risparmio di tanti anni fa che,non curati, portarono alle spese maggiori degli interessi…
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Salvadordll / Gennaio 20, 2015
Forse perchè tutti i servizi si pagano, al giorno d’oggi, e anche avere un credito denominato in CHF costa. Ben più di quanto meriti essere remunerata l’indisponibilità del denaro (come diceva il nostro adorato Peccati) in un epoca di recessione mentale come la nostra!
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Gianni / Gennaio 21, 2015
Ad oggi si aggiunge l’altra ultima novità (questa volta in area N€uro):
EURIBOR ad 1 Mese NEGATIVO!
Che succederà ai bond a tasso variabile legati al Euribor 3M quando anche quest’ultimo diventerà negativo?
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