Ma vi ricordate quando, agli sgoccioli del 2021, vi abbiamo raccontato del sondaggio condotto da Bloomberg presso un tot di professionisti per conoscerne le previsioni sul 2022 e di come, da questo, sia venuto fuori un bias di non di trascurabile portata? Nel post tale bias era menzionato come “recency bias” e noi ve l’abbiamo tradotto come “bias della novità”. In verità ve ne abbiamo già parlato altre volte. E occorre ammettere che, in effetti, questa nostra trappola mentale è più nota come “bias della disponibilità”.
Ma com’è che funziona? Lo vediamo subito.
Bias della disponibilità: nel futuro prevedo… il mio ricordo più recente
Dicevamo che Bloomberg, nel suo sondaggio, ha raccolto le opinioni di un tot di professionisti. Immaginiamone uno – nome di fantasia, Alfredo – che per lavoro si trova spesso nella condizione di dover fare previsioni o rispondere a domande un po’ a bruciapelo.
Mentre sta guardando un telequiz, una fredda sera d’inverno senza anticiclone anomalo a scaldare le temperature, ascolta la seguente domanda, con annesse tre possibilità di risposta.
La risposta di Alfredo (e la cantonata della disponibilità)
“Beh, io direi omicidio”, pensa subito il nostro Alfredo. Ma la risposta è sicuramente sbagliata (statisticamente, gli infarti e gli incidenti stradali uccidono assai di più delle pistole).
Senonché, durante la pausa dal lavoro, tra Natale e Capodanno, Alfredo ha fatto indigestione di film e serie tv del genere crime (in primis, tutti i “Law and Order”, secondo lui sempre belli da guardare e riguardare) e le scene più cruente si sono affollate nella sua testa suggerendogli la risposta B invece della A o della C. Assai meno accattivanti ma, purtroppo, ben più frequenti.
Come funziona il bias della disponibilità
Insomma, per farla breve, la disponibilità è quel fenomeno per cui, quando valutiamo un certo fatto o una certa probabilità, si affaccia alla nostra mente un’immagine a noi familiare oppure un’associazione mentale che ci porta a dare la risposta in modo superficiale. La quale però a noi, tante volte, sembra molto ben ponderata. Ed è qui, ahinoi, che sta l’inghippo.
Specialmente quando dobbiamo fare valutazioni di tipo finanziario, su portafogli da ribilanciare o da costruire ex novo. L’importante, come sempre, è innanzitutto prenderne consapevolezza.