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Bollettino AO | Brexit, -1 mese all’impatto

Il countdown per la Brexit è sempre più vicino. #BollettinoAO

I fatti salienti della settimana

Nebbia sempre più fitta sul Tamigi. Alle ore 23:00 di Londra (la mezzanotte italiana) del 29 marzo 2019, il Regno Unito sarà fuori dall’Unione Europea. O no? Di fronte al caotico dibattito che finora ha impedito di raggiungere un accordo con l’UE sui termini del divorzio, il primo ministro Theresa May sta prendendo in considerazione un rinvio.

Dazi, accordo in vista? Dopo l’annuncio, da parte del presidente USA Donald Trump, dell’estensione della tregua con la Cina, Bloomberg ha riportato che i funzionari statunitensi starebbero preparando un accordo commerciale definitivo, che lo stesso Trump e il presidente cinese Xi Jinping potrebbero firmare entro qualche settimana.

Un summit tra i due presidenti potrebbe tenersi a metà marzo, dopo l’annuale Congresso Nazionale del Popolo in Cina.

Nulla di fatto ad Hanoi. A proposito di Trump: il presidente ha incontrato ad Hanoi, in Vietnam, il dittatore nordcoreano Kim Jong-un per parlare di denuclearizzazione e di conseguente sospensione delle sanzioni, ma il vertice si è concluso con un nulla di fatto.

La doppia testimonianza di Powell. Il presidente della Fed Jerome Powell ha tenuto la sua testimonianza semestrale sulla politica monetaria e lo stato dell’economia davanti alle commissioni di Camera e Senato.

“In futuro”, ha detto, “le nostre decisioni continueranno a dipendere dai dati e terranno conto delle informazioni sull’evoluzione delle condizioni e delle prospettive economiche”.

Frena il PIL statunitense. Nel quarto trimestre dell’anno il PIL americano ha registrato un +2,6% trimestre su trimestre rispetto al +3,4% dei tre mesi precedenti, in linea con le stime degli analisti.

Una battuta d’arresto determinata dalla frenata dei consumi, che hanno segnato un +2,8% dal +3,5% del trimestre precedente. Intanto, in Cina il PMI manifatturiero ha segnalato un’ulteriore contrazione.

E veniamo a noi. In Italia, l’ISTAT ha diffuso i dati su PIL, indebitamento netto e saldo primario delle amministrazioni pubbliche. Nel 2018 il rapporto tra debito pubblico italiano e Prodotto Interno Lordo è salito al 132,1% del PIL, contro il 131,3% del 2017.

Nel passaggio sull’Italia del Global Macro Outlook diffuso venerdì primo marzo, gli esperti di Moody’s scrivono che la crescita dell’economia italiana nei prossimi due anni sarà anemica, con un incremento del PIL del +0,4% nel 2019 e del +0,8% nel 2020. Ricordiamo che a metà mese l’agenzia si esprimerà sul nostro rating.

 

Come si sono mossi i mercati

Dazi in primo piano (ancora). Come c’era da aspettarsi, l’azionario asiatico ha beneficiato dell’annuncio di Trump sul prolungamento della tregua con la Cina (e quindi del rinvio sine die dell’innalzamento dei dazi a carico delle merci provenienti dal Paese). Anche il Giappone, stavolta, ha condiviso l’entusiasmo. Entusiasmo che si è attenuato già nella giornata di martedì, complici il nulla di fatto ad Hanoi e le tensioni (chiamiamole così) tra Pakistan e India.

 

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Salgono i rendimenti. Rendimenti in rialzo per i BTp e CcTeu assegnati in asta dal ministero dell’Economia, che ha piazzato il massimo dell’offerta prevista.

I movimenti delle valute. Yuan di nuovo protagonista sull’onda dei negoziati commerciali. Lo yen, valuta-rifugio, si è apprezzato. La sterlina ha risentito positivamente dell’idea di un rinvio della Brexit. L’euro/dollaro USA stabile sull’1,139.

Greggio e oro, il recupero continua. Il greggio continua a salire e potrebbe vedere le sue quotazioni aumentare ulteriormente nel solco dei tagli OPEC e delle sanzioni contro l’Iran e il Venezuela, che creano una significativa carenza di greggio. Anche l’oro si riconferma al centro dell’interesse degli investitori alla ricerca di un rifugio.

 



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Da segnare in agenda

Stati Uniti – Martedì 5 marzo si conosceranno l’indice ISM non manifatturiero e il dato sulle vendite di nuove abitazioni, oltre alla nota mensile sul budget. Il 6 focus sulla variazione dell’occupazione non agricola (ADP).

Venerdì 8 attenzione ai permessi di costruzione, alle buste paga del settore non agricolo e al tasso di disoccupazione.

Giappone – Venerdì 8 marzo verrà reso noto il dato sulla variazione trimestrale nel quarto trimestre dell’anno.

Europa – Il 7 marzo attenzione al dato sul Prodotto Interno Lordo e alle decisioni della Banca Centrale Europea.

Italia – Il 6 marzo l’ISTAT rilascerà la nota mensile sull’economia.

Gran Bretagna – Lunedì 4 marzo uscirà l’indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni, cui il 5 marzo seguirà l’indice dei servizi.

 


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