a
a
HomeCAPIRE LA FINANZAABC FINANZA#ABCFinanza: come gestire il panico da investimento

#ABCFinanza: come gestire il panico da investimento

Il vostro investimento nelle ultime settimane non procede come sperato? Siete preoccupati per una performance degli ultimi due mesi del -2%?

Una preoccupazione assolutamente lecita. Ma non proprio razionale.

Quando si tratta di soldi, investimenti, o più in generale di risparmi, la nostra razionalità è messa a dura prova. Questo è un aspetto ampiamente studiato e dibattuto nel mondo della cosiddetta finanza comportamentale1: la nostra emotività ha infatti spesso un ruolo determinante nelle scelte finanziarie che prendiamo.

È quindi giunto il momento di fare un po’ di chiarezza: se le scelte finanziarie prese – in autonomia o con l’aiuto di un consulente – sono adeguate ai nostri obiettivi e alle nostre caratteristiche d’investitore, possiamo (e dobbiamo) vivere un po’ più serenamente.

 

Il portafoglio Virgilio, in viaggio sui mercati finanziari

Abbiamo simulato 19 anni di storia di questo normalissimo portafoglio bilanciato, composto per metà da una componente esposta sul mercato azionario globale e, per l’altra metà, sul mercato obbligazionario globale (entrambi rappresentati da indici finanziari). Il grafico mostra il movimento dei rendimenti settimanali lordi di Virgilio.

 

ABC Virgillio 1 | amCharts

 

Un occhio poco esperto potrebbe non percepire molte informazioni sull’andamento effettivo di questo investimento, anzi! Se guardiamo con attenzione si nota che la maggior parte dei rendimenti di questi 19 anni di storia oscillano tra l’1% e il -1%: per la precisione l’80%% dei rendimenti rientra in questo intervallo. Ancor più, spiccano pericolosamente verso il basso alcune settimane negative, come quelle della bolla dot.com del 2000 o della crisi dei mutui subprime del 2008. Fino a questo punto il nostro Virgilio non pare essere esattamente un “portafoglio ideale”. Quindi, quale sarebbe stato il rendimento finale se avessimo investito i nostri risparmi in questo portafoglio? Tenetevi forte.

 

ABC Virgilio 2 | amCharts

 

Cambiando prospettiva, ed osservando non più i rendimenti, ma i prezzi (ribasati a 100 per comodità), e quindi rappresentando l’andamento storico del portafoglio, si direbbe che il nostro investimento ha tutto un altro aspetto. Una performance complessiva del 154%, con un rendimento medio annuo (lordo) del 5% e una volatilità annualizzata del 7,7%. Un risultato assolutamente degno di nota, ottenuto senza stregonerie finanziarie.

 

Perché questa differenza?

Nessuna vera differenza, entrambi i grafici raccontano la stessa storia, quello che cambia è solamente il punto di vista da cui osserviamo l’andamento del portafoglio. Questo perché, concentrandosi sul rendimento mensile, settimanale o (ancor peggio) giornaliero, del nostro investimento – come nel primo grafico – si rischia di perdere di vista il quadro generale e di lungo periodo che, come dimostra secondo grafico, è decisamente positivo.

 

Un portafoglio solido

Ne abbiamo parlato molte volte: diversificazione e correlazione2. Il grande caposaldo della costruzione di un portafoglio efficiente risiede proprio nel grado di correlazione esistente tra gli strumenti presenti. Il nostro Virgilio è stato costruito (per semplicità) con soli due strumenti, uno riguardante il mercato azionario e l’altro quello obbligazionario. Così semplice da sembrare banale, ma è tutto tranne che banale.

Infatti queste due asset class (nel lungo termine) non presentano una correlazione significativa, quindi il loro andamento risulta reciprocamente poco “collegato”. Diretta conseguenza di una scarsa correlazione, è proprio la diversificazione3, il caposaldo della difesa per i nostri investimenti.

Guardiamo il grafico sottostante: nei momenti di maggiore stress finanziario il rendimento del nostro Virgilio non ha subito drastici cali, grazie proprio al potere difensivo offerto in questo caso specifico dalla componente obbligazionaria, che ha mitigato le perdite di quello azionario (e viceversa).

 

ABC Virgilio 3 | amCharts

 

Le considerazioni fatte per il nostro Virgilio possono essere facilmente applicate a qualsiasi altro portafoglio, anche più complesso. Se il portafoglio è ben diversificato, la possibile performance negativa di uno strumento può essere controbilanciata da quella di un altro strumento, non correlato. Il grafico seguente parla chiaro: ad esempio, quando la componente azionaria ha risentito di un momento di debolezza del mercato, quella obbligazionaria si è rafforzata e ha così “difeso” la performance complessiva del portafoglio.

 

ABC Virgilio 4 | amCharts

 

In sostanza: a meno che non siate Gordon Gekko, o dei bramosi speculatori di Borsa, interessati ad operare sul mercato nel breve o brevissimo termine come i mirabolanti guru del trading online4, tenete sempre bene a mente l’obiettivo per cui avete deciso di investire, e il tempo che vi siete (o vi hanno) prefissato per raggiungerlo, senza temere troppo i crash di Borsa5. Non abbiate fretta!

 



1 – Come si comporta il cervello quando effettua scelte finanziarie?
2 – Performance di Borsa e rendimenti delle obbligazioni: una relazione complicata
3 – Perché è così importante diversificare il portafoglio?
4 – Occhio a chi dice che il trading online è semplicissimo e sicurissimo. Giudicate voi
5 – Chi ha paura dei crash di Borsa?

Scritto da

Con www.adviseonly.com la finanza non è mai stata così semplice. La nostra missione è spiegarvi il mondo degli investimenti in modo chiaro e senza giri di parole, per rendervi investitori più informati e consapevoli.

Ultimi commenti
  • Avatar

    Molto interessante, la diversificazione è efficace nel ridurre la volatilità. Più difficile per un investitore “non paziente” resistere dal vendere in occasione delle crisi dei mercati. Quali ETF sono stati usati per l’analisi?
    Giulio

  • Avatar

    Salve D’Avino, dai grafici dell’andamento dei due comparti, l’azionario nei 17 anni analizzati avrebbe dato un rendimento complessivo superiore a quello dell’obbligazionario solo in pochi e brevi momenti, dando per lo più rendimenti di lungo periodo (anche molto) inferiore.
    Come lo interpreta?

    • Avatar

      Buonasera Gianfranco,
      stiamo parlando di due asset class molto diverse l’una dall’altra, calate in un contesto storico (almeno finanziariamente parlando) del tutto fuori dal comune: dalla crisi subprime del 2008 ad oggi l’azione delle banche centrali ha decisamente distorto l’andamento del mondo obbligazionario (e non solo), provocando un indiscriminato abbassamento e “livellamento” dei rendimenti offerti (e conseguente rialzo del prezzo, come noto dalla relazione inversa tra prezzo e rendimento). Di conseguenza il grafico sopra riportato, per gli anni più recenti, mette in mostra anche questo aspetto.
      Grazie per l’interessamento,
      Daniele

      • Avatar

        Grazie Daniele, in effetti qualche evento eccezionale lo abbiamo visto dalla bolla del dotcom a oggi….

lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.