L’economia della zona euro è debole e i dati sul PIL confermano quello che già si sapeva: l’Europa ha un problema di crescita. E l’Italia è al centro di questo problema.
Nel terzo trimestre del 2014, il PIL dell’eurozona è cresciuto dello 0,2% t/t, dopo un modestissimo +0,1% t/t nel trimestre precedente. Ci si poteva aspettare qualcosa di diverso?
In realtà, no. Il peggioramento dei dati economici, la bassa inflazione e il livello dei tassi d’interesse sulle obbligazioni governative disegnano uno scenario di debole crescita.
Ma c’è anche chi non cresce per niente. Infatti l’ Italia e Cipro sono gli unici due Paesi dell’Unione Monetaria Europea (UME) a essere in recessione. Per il secondo mese consecutivo, infatti, il PIL italiano ha perso terreno contraendosi dello 0,1% t/t oppure del 0,4% a/a: è recessione conclamata.
Vediamo la situazione dell’Italia e confronto con gli altri Paesi della zona euro nel grafico.
Qualche riflessione sulla crescita dell’Europa
All’orizzonte non c’è nulla che possa invertire questo trend velocemente. Se, con un certo impegno, vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, ci sono almeno tre elementi da considerare.
- Il “malato d’Europa” al momento non è la Francia: il suo PIL è cresciuto del +0,3% t/t (rispetto al -0,1% precedente), meglio delle attese, ma soprattutto ha evitato la recessione.
- La Germania sembra aver allontanato le difficoltà del secondo trimestre (+0,1% t/t vs -0,1% t/t).
- Il PIL della Grecia è in espansione per il terzo trimestre consecutivo (+0,7%).
Tuttavia, ci vuole ben altro per far ripartire la crescita nella zona euro e, come è ormai chiaro, la BCE da sola può fare ben poco. Servono anche politiche economiche di spessore.
Gianni / Novembre 14, 2014
Ma non avete messo Atene: +0.7% il migliore dell’Eurozona!!!
Poi dice che la Torika non serve a niente! 🙂
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Gianni / Novembre 14, 2014
Ma non avete messo Atene: +0.7% il migliore dell’Eurozona!!!
Poi dice che la Torika non serve a niente! 🙂
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Alvaro / Novembre 14, 2014
Which data have you used for Spain? I think that due to the methodology change you cannot go that far back you are mixing two types of data no? Please elaborate
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Raffaele Zenti / Novembre 14, 2014
For all the countries included in the chart, we used official real GDP data from Eurostat (http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/statistics/search_database), normalized to 100 at the beginning of the period – a linear transformation that preserves order and shape but allows for clear comparisons among time series.
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Alvaro / Novembre 14, 2014
Which data have you used for Spain? I think that due to the methodology change you cannot go that far back you are mixing two types of data no? Please elaborate
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Raffaele Zenti / Novembre 14, 2014
For all the countries included in the chart, we used official real GDP data from Eurostat (http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/statistics/search_database), normalized to 100 at the beginning of the period – a linear transformation that preserves order and shape but allows for clear comparisons among time series.
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