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Quadrato semiotico: la “guerra” delle società tecnologiche

Cosa sta succedendo nel mondo delle tecnologia? Proviamo a capire chi sta cavalcando l’onda dei mercati e con quali mezzi. Per organizzare le idee abbiamo creato un “quadrato semiotico” in perfetto stile Advise Only.

Ecco come abbiamo costruito il quadrato: sull’asse orizzontale abbiamo distribuito le società secondo il valore del marchio (il cosiddetto “brand value”). Si tratta di una misura non esclusivamente quantitativa, si può tuttavia calcolare in base ad alcuni parametri. I dati usati in questo post sono quelli pubblicati da Interbrands, che ha tenuto conto di tre fattori:

  • la performance finanziaria dei prodotti (e servizi);
  • il ruolo del brand nei processi di acquisto
  • la forza intrinseca del brand.

Sull’asse verticale, invece, abbiamo distribuito le società in base alla performance sui listini azionari, dal 1° gennaio 2013 ad oggi, quindi la “performance year-to-date”.

Ecco il risultato…

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Sorpresi? Be’, noi un po’ sì!

Stando ai numeri della guerra titanica in atto tra Samsung e Apple, era lecito aspettarsi una performance migliore in Borsa. L’azienda di Steve Jobs perde, invece, il 17,53% da inizio anno, mentre il diretto concorrente sudcoreano cede il 13,26%! Notiamo, però, che non sono le sole tra i “perdenti”: c’è Facebook a fare loro compagnia, avendo perso l’8,6% da gennaio ad oggi.

Nel quadrante delle società “forti e vincenti” troviamo la vecchia guardia della Silicon Valley come Google e Microsoft le quali godono della posizione migliore: un potente e solido marchio, supportato da buone performance azionarie (rispettivamente +25,85% e +32,8%).

Ma l’avete notato anche voi? C’è una sociatà che è quasi fuori dal suo quadrante: SONY, il colosso made in Japan. Da cosa dipenderà questa performance azionaria esplosiva? Forze c’è lo zampino dell’Abenomics (ecco due post per capire meglio di cosa si tratta: Giappone: debito/PIL al 230% e svalutazione dello Yen e Giappone – Ecco le frecce al suo arco). Le politiche del premier Abe hanno probabilmente dato una grossa spinta alla società giapponese che ha da poco lanciato la nuova PlayStation 4, ma le politiche economiche non bastano da sole a giustificare un incredibile +111,17%!

Una conclusione che si può trarre da questo quadrato semiotico è che le società capaci di guadagnarsi una certa reputazione nel tempo e che godono oggi di un marchio “pesante”, tendono ad essere più solide anche dal punto finanziario.
Tuttavia essere innovativi, a maggior ragione in questo mondo, continua ad essere la conditio sine qua non per rimanere a galla.
Le recenti battaglie (più sul piano legale che su quello tecnologico) tra Apple e Samsung sembrano proprio dimostrare questa teoria. Stesso discorso per Facebook: non ha ancora trovato un vero e proprio modello di business per monetizzare l’enorme massa di utenti che ha raccolto in questi anni.

Discorso diverso per quelle società più “leggere” dal punto di vista della popolarità, che però si sono concentrate sull’innovazione e sulla riorganizzazione aziendale.

Noi di Advise Only non siamo soliti lanciarci in previsioni economiche, preferiamo lasciarle ai cartomanti, piuttosto possiamo dire che il settore della tecnologia a livello globale non è più a “buon prezzo” come lo era ad inizio anno, quindi rimaniamo scettici in merito ad investimenti azzardati in questo settore.

E quanto a noi di Advise Only… chissà, forse un giorno saremo tra i vincenti…

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