Il mese di marzo si sta per chiudere con i mercati in festa e la maggior parte degli investitori che si domandano ma quanto può durare la luna di miele? Dal nostro punto di vista, ci sono ancora ampi margini di sicurezza per rimanere investiti.
Il quadro macro-economico
I dati economici continuano ad essere più deboli di quanto si aspettano gli analisti, segno che il punto di minimo non è ancora stato raggiunto. Ma complessivamente il contesto economico rimane favorevole, la crescita globale non è poi molto lontana dalla media storica (grazie agli Emergenti) e l’inflazione è ampiamente sotto controllo. Inoltre, le principali Banche Centrali (Fed, BCE e BoC), prendendo atto della situazione, hanno ammorbidito le redini della propria politica monetaria e ciò potrebbe ridare ossigeno all’economia dalla seconda metà dell’anno in poi.
Il quadro finanziario
Sul fronte dei rischi non ci sono grossi elementi di preoccupazione. Da un punto di vista quantitativo il valore del Barometro del rischio (salito a 59,4) è rassicurante; allo stesso tempo il nostro radar qualitativo di rischio non ha subito alcuna variazione.
Sul fronte commerciale, la data del primo marzo doveva essere lo spartiacque tra la vita (firma di un accordo tra Cina e Usa) e la morte (introduzione dei dazi americani), ma alla fine non è successo nulla ed i mercati hanno passato indenni anche questa deadline. Il Governo cinese ha deciso di tagliare le tasse per sostenere la crescita, e l’economia americana continua a viaggiare a ritmo sostenuto. La Brexit probabilmente subirà un rinvio ma la questione commerciale tra Usa e Cina dovrebbe insegnare che i rapporti complessi di questo tipo non si esauriscono con l’avvento di una data, ma hanno strascichi di lungo termine; infine per quanto riguarda le elezioni europee, le proiezioni dei sondaggisti confermano la crescita dei partiti pulisti ma nulla di più.
La nostra view
La performance media di tutti i portafogli da inizio anno si attesta al 6,3% e quella dell’ultimo mese all’1,3%. A spiccare sono gli indicatori di rendimento aggiustato per il rischio (Sharpe e Sortino ratio) che dall’avvio si mantengono saldamente intorno a valori ottimali, riflettendo il buon livello di diversificazione presente tra le asset class.
Guardando avanti, non ci sembra ancora il momento per ridurre l’esposizione agli attivi rischiosi. Non abbiamo effettuato cambi di asset allocation.