I trader non hanno mai pagato così tanto per proteggersi dalle perdite sulle azioni europee, rispetto a quanto pagano per le azioni USA: forse i mercati si preparano al prossimo weekend elettorale e all’incertezza che porta con sé?
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La volatilità implicita indica le aspettative degli operatori circa la volatilità futura dei prezzi degli strumenti finanziari e si ottiene attraverso il calcolo della volatilità corrispondente al prezzo attuale dell’opzione sullo strumento sottostante (azioni in questo caso). In sostanza la volatilità implicita rappresenta il costo dell’assicurazione, tramite opzioni di tipo “put”, rispetto a cali del mercato.
Il rapporto tra la volatilità implicita nelle opzioni sulle azioni dell’area Euro (contratto a 3 mesi sullo Euro Stoxx 50) e quelle sulle azioni USA (analogo contratto sull’S&P 500) è ai massimi di sempre.
Il grafico ci dice, quindi, che il bisogno di protezione nei confronti di perdite sull’azionario europeo è molto più elevato di quello nei confronti delle azioni USA. Questo la dice lunga sui rapporti di forza tra i due mercati azionari e sull’incertezza che aleggia sull’Eurozona. A preoccupare gli operatori sono, verosimilmente, gli appuntamenti elettorali del fine settimana, in Francia e in Grecia, i cui risultati potrebbero indebolire i già vacillanti piani di contenimento della crisi nell’area Euro.
François Hollande, in vantaggio su Nicolas Sarkozy nel primo round elettorale francese, ha una posizione critica verso la strategia di soluzione della crisi del debito sovrano basata sulla stretta del Cancelliere tedesco Angela Merkel. Invece, in Grecia, gli ultimi sondaggi mostrano che nessun partito sembra avere la forza di rinforzare le politiche d’austerità richieste per restare nell’Euro.
Da ciò potrebbe generarsi ulteriore entropia nell’Eurozona: è questo a preoccupare gli operatori.
