Italiani: popolo di santi, poeti e navigatori… ma non più di risparmiatori.
L’avevamo già intuito sfogliando l’indagine Ipsos-Acri su risparmio e investimento degli italiani, ma sono ancora più eloquenti in tal senso i dati Eurostat sulla propensione al risparmio delle famiglie (o tasso di risparmio).
Questo dato si calcola rapportando il risparmio al reddito disponibile (entrambi al lordo delle tasse). Il reddito disponibile è l’insieme delle risorse economiche a disposizione delle famiglie, che possono essere destinate al consumo (e quindi spese) o al risparmio. In soldoni, la propensione al risparmio misura della percentuale di risorse economiche non spese sul totale del reddito.
Nel grafico sotto, confrontiamo la propensione al risparmio nei principali Paesi europei nel decennio 2002-2012.
Propensione al risparmio in Italia e in Europa nel periodo 2002 – 2012
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Qualche osservazione sul grafico:
- gli Stati dove le famiglie sono storicamente più “formiche” sono la Germania e la Francia (i Transalpini presentano un andamento simile alla Germania, ma non sono riportati sul grafico per questioni di chiarezza);
- le “cicale” prediligono storicamente il clima piovoso della Gran Bretagna;
- la propensione al risparmio ha subìto una riduzione in corrispondenza dello scoppio della crisi finanziaria (fine 2007) in tutti i Paesi presi in considerazione, tranne che in Italia e in Spagna;
- in Spagna il risparmio ha avuto un picco nei primi anni della crisi, superando addirittura quello tedesco, per poi precipitare e finire sotto la media UE;
- l’Italia si rivela un caso a sé stante: il tasso di risparmio delle famiglie è in calo costante dal 2005, ben prima che scoppiasse la crisi finanziaria. Un calo che ha portato la propensione al risparmio del Belpaese a finire sotto i livelli della Germania dal 2006 e di Francia e Spagna dal 2008 ad oggi.
Insomma, il risparmio non è più quello di una volta. E l’investimento?
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Massimo Vicari / Febbraio 6, 2014
Valentina, in questi conti, e’stato considerato il “sommerso”? In Ita e Spa dovrebbe cambiare parecchio le cose…
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Valentina Magri / Febbraio 6, 2014
Eurostat ha rilevato i dati con la Household Budget Survey. Si tratta di un questionario compilato dalle famiglie. E’ stato chiesto loro di stimare reddito e spese (e da qui poi si è risaliti alla propensione al risparmio). I dati sono rilevati in modo anonimo chiedendoli alle persone intervistate, non sono stati presi dalle dichiarazioni dei redditi. Ecco degli approfondimenti sulla Household Budget Survey:
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Glossary:Household_budget_survey_(HBS)
http://ec.europa.eu/eurostat/ramon/statmanuals/files/KS-BF-03-003-__-N-EN.pdf
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