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HomeECONOMIA E MERCATIGRAFICO DELLA SETTIMANAGrafico della settimana: la disoccupazione reale in Italia? Quasi al 24%

Grafico della settimana: la disoccupazione reale in Italia? Quasi al 24%

Ci piacerebbe fosse un pesce d’aprile, ma purtroppo non lo è.

Mi riferisco al tasso di disoccupazione di febbraio, comunicato oggi dall’Istat: 13%, il valore più alto dal 1977, anno d’inizio delle serie storiche trimestrali e annuali.

Il premier Renzi trova “sconvolgente” che in un anno si siano persi “mille posti di lavoro al giorno”. Eppure – come se questo non fosse già abbastanza grave – i dati diffusi oggi sottostimano il problema. Lo dimostra JP Morgan, che ha calcolato la disoccupazione “aggiustata” nella sua “Economic Research Note” del 24 marzo.

disoccupazione Italia

La disoccupazione in Italia

La definizione di “disoccupato” non è semplicemente colui che non sta lavorando, bensì colui che:

  • non lavora;
  • è disposto a lavorare;
  • ha compiuto almeno un’azione di ricerca di lavoro nel mese precedente la rilevazione.

Non tutti i senza lavoro soddisfano questi stringenti requisiti. Tant’è che il tasso di disoccupazione calcolato dall’Istat non include:

  • gli scoraggiati, ovvero coloro che, pur essendo disposti a lavorare, non cercano un impiego;
  •  i lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni (CIG), ossia i lavoratori in eccesso rispetto alle necessità produttive dell’impresa in crisi che subiscono la riduzione del loro orario di lavoro e ricevono un sussidio di disoccupazione da parte dello Stato italiano sotto forma di percentuale del loro stipendio stabilito contrattualmente.

Partendo da questo presupposto, JP Morgan ha ricalcolato il tasso di disoccupazione “aggiustato” per:  le ore di cassa integrazione autorizzate, il numero di scoraggiati, la loro somma. I dati sono agghiaccianti e li vediamo nel grafico sotto.

dati disoccupazione reale in italia 2014Un confronto con Spagna e Portogallo

Lo studio JP Morgan paragona i risultati dell’Italia con quelli di Spagna e Portogallo.

  • Mentre il parallelo tra tasso di disoccupazione italiano con quello di Spagna e Portogallo vede il Belpaese sorridere (relativamente al paragone), se consideriamo il tasso di disoccupazione aggiustato per gli scoraggiati, la Spagna va peggio di noi e il Portogallo è in una situazione molto simile alla nostra. Ad ogni modo, la differenza tra Italia e Spagna è inferiore quando si considerano anche gli scoraggiati nel tasso di disoccupazione.
  • Questo perchè gli scoraggiati sono strutturalmente superiori in Italia ai due paesi iberici: nel 2008, il rapporto tra scoraggiati e occupati era pari all’11,2%, contro il 3,6% della Spagna e l’1,4% del Portogallo.
  • La situazione occupazionale in Italia tarda a migliorare, nonostante la debole ripresa. Mentre in Portogallo e Spagna tra il Gennaio 2013 e il Febbraio 2014 il tasso di disoccupazione è sceso rispettivamente del 2,2% e dello 0,7%, da noi è salito dell’1,1%. E, visto l’alto numero di persone in CIG (insider), probabilmente saranno loro per primi a riprendere a lavorare quando l’economia riprenderà vigore, ritardando l’assorbimento dei disoccupati e degli scoraggiati (outsider).

In conclusione

Il ministro del Lavoro Poletti ha ammesso il 25 marzo che il 2014 “sarà un anno ancora di grande sofferenza per il lavoro: indipendentemente dalle considerazioni legate alle dinamiche del Pil, la dinamica dell’occupazione continuerà ad essere molto pesante, a causa di una “immancabile coda della crisi”.

A ciò si aggiungono gli scoraggiati, sintomo di un mercato del lavoro poco inclusivo. La condizione di scoraggiamento o disoccupazione non è problematica solo per i singoli, ma anche per lo Stato sociale italiano, che deve farsi carico di loro (anche se non lo fa veramente fino in fondo).

A giudicare dalle performance di Borsa, sembra che l’Italia vada bene. Ma i dati sull’occupazione di oggi ci hanno riportato alla dura realtà. Speriamo in uno scossone economico e politico.

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Ultimi commenti
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    Il tasso di disoccupazione è una degli indicatori economici più controversi. E’ difficile da calcolare e ritengo che sia più attendibile la sua variazione piuttosto che il suo valore assoluto.

    Ad esempio….. il calcolo degli “scoraggiati” italiani viene effettuato con le stesse metodologie di quelli spagnoli ? …. e come si distingue uno “scoraggiato” da un lavoratore in nero? nell’analisi della JPM, un aggiustamento dei dati considerando il lavoro in nero, piaga tipicamente italiana, che cosa avrebbe comportato?
    …. insomma, stiamo messi male. è vero. però attenzione a non esagerare…….! 🙂

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    c’è troppo lavoro nero che sporca la stima! al sud alta disoccupazione ed altissimo lavoro nero! ERGO sembriamo un paese di disoccupati ma sopravviviamo comunque? dove li prendiamo i soldi? dal lavoro nero! non preoccupiamoci dei dati istat che non contano nulla

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    Qui trovate qualche stima sul lavoro nero dell’Istat: http://bit.ly/1gv1bNA

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    Molti italiani scemi è stronzi vanno in giro a raccontar balle che gli italiani disoccupati sono pochi e che molti lavorano in nero !
    La realtà è questa nel 2014 solo gli italiani giovani pensionati ed ex poliziotti -militari possono lavorare in NERO !
    Nel 2014 gli italiani realmente disoccupati sono ben 15 milioni !
    La cifra governativa sui reali disoccupati italiani è completamente falsa e bassa !
    Se il governo italiano dice che abbiamo 3 milioni di italiani disoccupati in realtà né abbiamo non meno di 15 milioni !
    Dovete moltiplicare la cifra falsa ufficiale molto bassa per 5 volte per avere un dato reale !

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    Notizia censurata dal regime dittatoriale fascista mafioso che ci governa da sempre !
    Nel 2014 gli italiani disoccupati reali sono ben 16 milioni !
    Il tasso reale della disoccupazione giovanile in Italia nel 2014 è del 80 % cento .
    Su 100 giovani italiani 20 lavorano e 80 sono disoccupati senza speranza !
    Su 100 operai italiani flessibili ed esperti anziani di 40-50 anni di età un buon 40 % cento è disoccupato senza speranza !
    Tutti i politici è giornalisti di merda italiani ( sia fascisti sia cattolici destrosi democratici mezzi fascisti sia quelli di sinistra ex comunisti ) sono a conoscenza di tali cifre reali !
    P.S.
    Sfido chiunque a dimostrami che i miei dati sulla disoccupazione reale italiana sono inesatti o falsi !
    Sono disoccupato dal 2006 abito nel Veneto è ho fatto ben 18.000 mila domande di lavoro in giro !
    Ho iniziato a lavorare nel 1979 quando avevo 15 anni di età oggi né ho 50 di anni è ho fatto mestieri di merda che persino gli immigrati stranieri clandestini si rifiutano di fare da sempre .
    Dal 1979 al 2006 ho sempre lavorato in maniera continuativa con al massimo 2 mesi di disoccupazione ogni 10 anni !
    Dal 2006 non trovo nulla è tutti si RIFIUTANO DI DARMI UN LAVORO perché SONO VECCHIO ED ITALIANO !

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