S&P 500 e Nasdaq 100 sono due dei più importanti indici azionari di Wall Street. Il primo, creato nel 1957 da Standard and Poor’s, è il principale benchmark azionario dei titoli quotati a Wall Street ed è il sottostante di tantissimi prodotti derivati, come Futures, opzioni e certificati. Contiene 500 titoli azionari di altrettante società quotate a New York (NYSE e Nasdaq), rappresentative dell’80% circa della capitalizzazione di mercato.
Un indice decisamente ampio, insomma: basti pensare che il mercato azionario statunitense sintetizzato dall’S&P 500 è considerato il più vasto e rappresentativo mercato azionario al mondo.
Il Nasdaq 100 invece è un indice fondato nel 1971 dalla National Association of Securities Dealers che traccia il movimento delle prime 100 società non finanziarie in termini di capitalizzazione quotate al Nasdaq ed è particolarmente esposto ai settori più innovativi, primo tra tutti la tecnologia, ma anche sanità e servizi.
Ebbene, questi due indici hanno registrato performance molto diverse nel corso negli ultimi anni. A sottolinearlo è un report diffuso di recente da Nasdaq che, confrontando i rendimenti annuali Total Return (quindi con il reinvestimento dei dividendi) nel periodo che va dal 2007 al 2021, ha rilevato come il Nasdaq 100 abbia fatto meglio dell’S&P 500 per 11 dei 13 anni considerati.
Perché il Nasdaq 100 ha fatto meglio dell’S&P 500?
Il motivo, si legge nel report, va ricercato nella diversa esposizione dei due indici: proprio il peso di settori interessati da grandi Megatrend – come appunto la tecnologia e l’health care – ha permesso al Nasdaq 100 di sovrastare il suo “rivale”, nonostante la volatilità che ha interessato i mercati finanziari negli ultimi anni (quest’ultima, a dire il vero, risulta leggermente più elevata per il Nasdaq 100, ma senza differenze significative).
L’ESPOSIZIONE SETTORIALE DEL NASDAQ 100 HA FATTO LA DIFFERENZA (Fonte: Report Nasdaq, 2021)
Performance | Nasdaq | S&P 500 |
---|---|---|
Rendimento cumulativo | 620% | 257% |
Rendimento annualizzato | 16,1% | 10,1% |
Volatilità annualizzata | 23% | 21% |
Nello specifico, la performance cumulata del Nasdaq 100 Total Return tra il 2007 e il 2021 è stata pari al 620% contro il 257% dell’S&P 500, mentre il rendimento annualizzato è stato pari al 16,1% contro il 10,1% del “competitor”.
Nel primo trimestre del 2021 la musica è cambiata
Ciò detto, nel primo trimestre del 2021 le sorti dei due indici si sono invertite: il Nasdaq 100 ha registrato un +1,76%, mentre l’S&P 500 è schizzato in alto del 6,17%. Probabilmente si tratta di un fenomeno temporaneo, si sottolinea nel report: i trend di lungo termine a cui sono esposte le aziende che compongono il Nasdaq 100 restano forti e radicati nonostante la brusca frenata imposta dalla pandemia.
La tecnologia sta trasformando il mondo e, prevedibilmente, continuerà a farlo negli anni a venire. Con le immaginabili conseguenze (positive) sulle aziende coinvolte in questo settore.