C”è un Paese in Europa che ha affrontato in modo deciso l’attuale crisi finanziaria: l’Irlanda. L”isola britannica si è trovata in mezzo alla crisi prima di altri Paesi e, per questo, costituisce un esempio guida per tutta l’area Euro.
La storia di risanamento dell’Irlanda è ben rappresentata dalla recente dinamica della differenza (cioè lo spread) tra il rendimento dei titoli di Stato a 5 anni irlandesi e gli omologhi tedeschi. Guardate il grafico (fonte Bloomberg): lo spread dall”inizio dell”estate è sceso progressivamente. I mercati quindi attribuiscono un rischio di fallimento sempre più basso al Paese.
L”Irlanda di solito è compresa tra i PIGS, acronimo a valenza dispregiativa che si riferisce ai Paesi dell”Unione Europea che presentano una precaria condizione dei conti pubblici unita ad una scarsa competitività dell”economia nazionale. Certo, l”isola si differenzia dagli altri Paesi periferici europei in quanto, con tipico stile anglosassone, è meno regolamentata. Un”altra particolarità irlandese è il forte orientamento all”esportazione. Con un piano di riforme importanti e attraverso la diminuzione dei prezzi nonché sensibili tagli salariali, ha riacquistato competitività a velocità impressionante. Nello stesso tempo, a livello politico è stabile e credibile.
L’Irlanda sta ancora lavorando per risolvere i problemi del suo sistema bancario e le relative ripercussioni sul bilancio statale ma, anche qui, è sulla buona strada, come comprovano gli ultimi stress test bancari.
Forse abbiamo qualcosa da imparare.