I mercati continuano a salire toccando nuovi record mentre la volatilità si trova ai minimi storici. Sembra tutto perfetto. Bisogna iniziare a preoccuparsi?
Le due sponde dell’Oceano Atlantico sono molto diverse tra di loro: in Europa la politica monetaria continua a restare ampiamente espansiva ed il rialzo dei tassi d’interesse sembra abbastanza lontano nel tempo mentre negli USA la Federal Reserve ha appena deciso di effettuare il terzo rialzo dei tassi dall’inizio della crisi.
Sembra un periodo felice per i mercati azionari, con gli indici di Borsa americani e d europei in continua salita e la volatilità ai minimi.
10 punti percentuali in meno. È questa la differenza tra l’attuale valore della volatilità del mercato americano, misurata dall’indice VIX, e la sua media storica. Questa differenza aumenta e diventa pari a 12% se si considera la volatilità del mercato europeo, misurata dall’indice VSTOXX50. Dunque entrambi i valori attuali di volatilità sono ampiamente inferiori alla media storica.
Meno volatilità = meno rischio?
Attenzione! Anche se la volatilità è ai minimi non significa che i rischi siano scomparsi. Il rischio Brexit e quello relativo alla Grecia sono ancora lì, e pendono come una spada di Damocle (tanto per citare due dei rischi più rilevanti al momento – ma ce ne sono altri). Anche se il mercato non sembra preoccuparsene più di tanto, per il momento. L’incertezza è sempre dietro l’angolo.
Ricordate: la volatilità del mercato è portata per sua natura ad oscillare nel tempo e a ritornare sui livelli medi storici, più alti del livello attuale. Lo so, i mercati che salgono e la volatilità ai minimi potrebbero solleticare la vostra gola e portarvi a riempire i vostri portafogli di azioni. Inoltre, in una situazione del genere, il rischio del vostro portafoglio potrebbe sembrare più basso di quello che effettivamente è.
Proprio per questo motivo bisogna sempre tenere a mente le regole della diversificazione di portafoglio che saranno valide alleate in caso di improvvisi cambiamenti di umore del mercato.