Le imprese USA che hanno speso una significativa porzione delle loro disponibilità liquide nel riacquisto di azioni proprie (buy-back) hanno reso felici i loro azionisti.
Se guardiamo ai dati di Borsa dal 2010, il rendimento medio annuo (compresi i dividendi) dell’indice S&P500 buy-back è stato del 9,3%, rispetto al 6,9% dell’indice S&P500.
Secondo Birinyi Associate, nel 2014 l’ammontare complessivo di buy-back dovrebbe attestarsi intorno ai $ 703 miliardi, ammontare inferiore a quello del 2013 ma sempre vicino ai massimi storici. Inoltre, considerando l’enorme disponibilità di cassa delle società americane ($ 1.900 miliardi), i costi bassissimi d’indebitamento e le incertezze congiunturali, i direttori d’impresa potrebbero non avere altre alternative se non continuare a remunerare i propri azioni con questo tipo di operazioni anche nel 2014. Quali sono i settori più attivi? Lo vediamo nel grafico.
Massimo Vicari / Ottobre 10, 2014
Insomma non hanno altre idee di investimento se non distribuire gli utili ai soci. Ma non potrebbero trovare altre forme più efficienti del buy back (split, distribuzione straordinria di dividendi, etc.)? a me sembra che in questo modo favoriscano le loro stock options…
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