Come se non fosse già una novità, le nuove previsioni del Fondo Monetario Internazionale presentate a Davos la scorsa settimana certificano una realtà oramai conclamata. Sebbene in rallentamento, il motore della macchina economica mondiale è alimentato per la maggior parte dalla “benzina” dei Paesi Emergenti.
In base agli ultimi numeri infatti, la crescita media degli Emergenti per l’anno in corso è attesa al 4,5%, il doppio rispetto a quella dei principali paesi Sviluppati, le cui previsioni si fermano al 2%. Entrando più nel dettaglio dei numeri del Fondo, emerge che l’area che maggiormente contribuisce alla crescita mondiale è quella del Sud Est Asiatico, dove Cina, India e Indonesia sono i leader.
Il 34% del PIL globale infatti viene da questa area, dove – nonostante i recenti rallentamenti – si viaggia ancora a ritmi decisamente più alti rispetto a quelli di altre aree Emergenti, per non parlare degli Sviluppati. Le economie del G7 contribuiscono con un 30% mentre l’Unione Europea si ferma poco sopra al 16%. Stati Uniti stabili al 15%, Italia in calo all’1,7%.