Quanto è importante la crescita economica per i mercati azionari?
Nel lunghissimo periodo, crescita economica e performance delle azioni sembrano andare nella stessa direzione. Ma, accorciando l’orizzonte temporale, questa relazione è meno intuitiva di quello che si possa immaginare.
Recentemente Ben Inker, co-responsabile dell’asset allocation di GMO ha approfondito l’argomento[1], arrivando alle seguenti considerazioni:
- investire in quei mercati o Paesi che nel recente passato sono andati meglio (sia in termini di PIL che si performance del mercato azionario) non è una buona strategia;
- è piuttosto redditizio o relativamente più redditizio investire in quei Paesi o mercati con la peggiore performance maturata di recente;
- storicamente, si è ottenuta la migliore performance investendo in quei Paesi o mercati che combinano convenienza di prezzo (ottime valutazioni) con una crescita del PIL migliore delle attese.
Insomma, stando a questa analisi sembra che Ben Inker abbia trovato la formula magica. Ma c’è un problema: stimare correttamente il PIL per confrontarlo con le attese è molto difficile.
Ed è proprio per questa ragione che un fondo come GMO, con più di 120 miliardi di dollari di attivi in gestione[2] preferisce rimane fedele al principio value: compra quando costa poco.
E noi di AdviseOnly, nel nostro piccolo, cerchiamo di fare lo stesso. Per saperne di più, scopri la nostra asset allocation.
[1] http://www.gmo.com/websitecontent/GMO_Quarterly_Letter_4Q14.pdf
[2] Dato aggiornato al 30 settembre 2014.