Lavorare in Italia è sempre più difficile. Direi che negli ultimi 6-7 anni il 90% degli italiani di mia conoscenza ha avuto qualche problema sul lavoro. Professionisti, impiegati, muratori, guide turistiche, manager, imprenditori. Non se ne salva uno.
Chi invece un lavoro ce l’ha, se lo tiene stretto, a prescindere da prospettive di carriera e cose simili. La qualità di ciò che si fa è mediamente scesa.
Ricerca? Formazione? Per molti lavoratori si tratta di cose d’altri tempi. Parole fantasy.
E chi il lavoro non ce l’ha, fatica più che mai a trovarlo. Il tasso di disoccupazione in Italia ha toccato un nuovo record: 12,6%, dato di settembre 2014, pubblicato proprio il giorno di Halloween, con una sorta di cinico humor. Ma quello che fa veramente spavento è il tasso di disoccupazione giovanile, pari al 42,9%: è un po’ sceso rispetto al dato precedente (43,7%), ma solo un babbano penserebbe che si tratti di un cambio di direzione.
Date un’occhiata al grafico, ciurma, e ditemi se non ho ragione!