Corsa alla copertura contro il rischio Brexit in Borsa

Nel giorno del referendum sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nell’UE le Borse sembrano tranquille. Ma le opzioni sull’indice di Borsa FTSE 100 ci raccontano una storia diversa: è corsa all’assicurazione contro il rischio Brexit.

Borse tranquille? Solo in apparenza…

Appaiono tranquille, le Borse europee nel giorno del referendum nel Regno Unito: per il momento sono positive. Ma, nel frattempo, c’è la corsa ad assicurarsi contro il rischio di “Brexit”.

Infatti, la differenza tra la volatilità implicita delle opzioni put e quella delle opzioni call a un mese sull’indice di Borsa britannico FTSE 100 è in questo momento pari al 12,9%, sui massimi dall’inizio di questo decennio.

Un altro spread da tenere d’occhio

Ora vi spieghiamo come leggere questo indicatore (ebbene sì, un altro spread) un po’ tecnico, che “fa parlare” il mercato:

• la volatilità implicita è il valore di un’opzione – più è alta, più vale l’opzione, call o put che sia;
• l’acquisto di un’opzione put consente di ripararsi da un eventuale ribasso, in questo caso dell’indice FTSE 100 (un po’ come un contratto di assicurazione), mentre l’acquisto di un’opzione call consente, al contrario, di puntare al rialzo;
• dunque, se il valore delle opzioni put, cioè la volatilità implicita, è molto più alto di quello delle opzioni call, significa che le put sono più popolari delle call, e c’è molta più domanda di protezione contro ribassi.

Insomma, con questo spread di volatilità implicita del FTSE 100 il mercato ci dice che c’è stata (e c’è ancora) una corsa all’acquisto di “assicurazione” contro un potenziale declino della Borsa UK, nel caso la Gran Bretagna optasse per uscire dall’UE. E che, comparativamente, gli investitori stanno facendo relativamente poco per beneficiare di un eventuale rally di Borsa qualora vincesse il “Bremain”.