Nel pieno della notte, nel disperato tentativo di arrestare la caduta libera del rublo, la Banca centrale russa ha alzato il tasso d’interesse benchmark, portandolo dal 10,5% a 17%.
I CDS sono schizzati a quota 555 punti base, corrispondenti ad una probabilità di default del debito russo a 5 anni del 31,5%.
Questo è il maggiore incremento dei tassi d’interesse in Russia dai tempi del default sul debito nel 1998, la famigerata “crisi russa” che portò al fallimento dell’hedge fund Long Term Capital Management.
Gianni / Dicembre 16, 2014
“Corsi e ricorsi storici” Giambattista Vico. 🙂
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