Volkswagen ha raggiunto un accordo da 15 miliardi di dollari con gli USA per risolvere il dieselgate. Ma potrebbe non essere finita qui, e la quota di mercato continua a scendere
Era il settembre del 2015 quando su internet iniziarono ad apparire i primi hashtag #dieselgate e #vwgate: si stava aprendo un periodo particolarmente difficile per il colosso automobilistico tedesco.
Che cosa è successo?
La EPA (Environmental Protection Agency), ovvero l’agenzia americana che si occupa di far rispettare le norme sull’inquinamento, aveva aperto un’inchiesta nei confronti di Volkswagen. Secondo le indagini, in alcuni modelli di Audi e Volkswagen era presente un chip in grado di manipolare i test sui livelli di emissioni inquinanti.Dopo quasi dieci mesi siamo arrivati a un punto di svolta.
L’accordo
Già da un paio di mesi si rincorrevano voci sull’accordo raggiunto da Volkswagen negli USA. La cifra ammonta a poco più di 15 miliardi di dollari (15,3). Il gruppo spenderà 10 miliardi per riacquistare i veicoli con motori diesel coinvolti nell’indagine (si parla di 482mila vetture) e per risarcire gli acquirenti. A questo bisogna anche aggiungere 2,7 miliardi di dollari che saranno utilizzati per progetti ambientali, 2 miliardi di dollari che dovranno essere investiti in tecnologie a zero emissioni ed infine 603 milioni per risolvere i vari reclami dei consumatori di ben 44 stati degli USA.
Il fondo per i proprietari dei veicoli incriminati ha un tetto massimo di 10,03 miliardi di dollari: sulla base dell’accordo, gli interessati potranno scegliere se rivendere il veicolo a Volkswagen o farlo modificare per renderlo a norma di legge. In ogni caso riceveranno un bonus in denaro che varierà dai 5mila ai 10mila dollari.
Non si è fatto attendere il commento del CEO di VW, Matthias Mueller, che ha affermato: “Vogliamo fare le cose fatte per bene e seriamente e questi accordi sono un significativo passo in avanti”.
E potrebbe non essere finita qui
Il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, che ha intrapreso la causa civile contro VW per conto della EPA, ha affermato che il colosso tedesco potrebbe essere ancora soggetto ad ulteriori sanzioni civili. E questo fa sorgere subito un dubbio. Nell’ultima trimestrale erano stati accantonati 17,9 miliardi di dollari (16,2 miliardi di euro) per risolvere la questione e coprire i costi di riparazione, le multe e le spese legali. Sarà sufficiente questo fondo?
Il mercato dell’auto
Gli effetti del dieselgate inevitabilmente si sentono anche sul mercato dell’auto, in particolar modo sul brand Volkswagen. La quota di mercato di VW in Europa nel mese di maggio ha toccato i minimi di quasi dieci anni ed è il nono mese consecutivo di discesa, guarda caso da quando è iniziato lo scandalo delle emissioni. Nel mese di maggio 2016 la quota di mercato del gruppo Volkswagen (che include Volkswagen, Audi, Seat, Porsche altri marchi) è calata al 24% rispetto al 25,5% di un anno prima.