L’economia spaziale è a un punto di svolta. Vedo un parallelo con Internet: anni fa, il mondo è stato introdotto a questa rete di computer e poche persone potevano concepirne il potenziale. A un certo punto, le aziende hanno iniziato a chiedersi: “Cosa potremmo fare con questa rete? Come potrebbe risolvere i nostri problemi?”. Oggi, naturalmente, i consumatori e le aziende di tutto il mondo interagiscono costantemente con Internet. Penso che ora ci troviamo in una situazione simile con lo spazio.
A scriverlo è Ryan Brukardt, senior partner presso l’ufficio di McKinsey a Miami.
Cosa è cambiato? Si chiede Brukardt. “Innanzitutto, i costi di lancio sono diminuiti e questo ha permesso a più nazioni di prendere parte all’economia spaziale. Ciò significa anche che il mercato è pronto a crescere.
Space economy: le stime di McKinsey
McKinsey stima che il mercato triplicherà, raggiungendo i 1.800 miliardi di dollari nel 2035 rispetto ai 630 miliardi del 2023. Questa cifra comprende:
- le applicazioni “backbone”, come i satelliti, i lanciatori e altre infrastrutture, che potrebbero crescere del 7% circa fino a raggiungere i 1.000 miliardi di dollari;
- e le applicazioni “reach”, che potrebbero crescere dell’11% circa fino a raggiungere gli 800 miliardi di dollari.
La maggior parte delle persone non si rende conto di quanto le loro abitudini quotidiane siano supportate da queste applicazioni dell’infrastruttura spaziale. Chiunque abbia un telefono cellulare, in quasi tutto il mondo, usa lo spazio. I servizi di consegna di cibo non esisterebbero senza le tecnologie spaziali. E tutti i bancomat del mondo si affidano ai satelliti di posizionamento globale per segnare il tempo.
Lo spazio è già presente nelle nostre vite
Lo spazio è sempre più utilizzato anche per i servizi Internet. In molti Paesi, da tempo i clienti possono chiamare un fornitore di servizi Internet che si presenta il giorno dopo per installare il servizio. Ma nei luoghi che non dispongono di questa infrastruttura, ottenere il servizio internet si è storicamente rivelato costoso e lento e, in alcuni casi, impossibile. Grazie all’economia spaziale, molti di questi consumatori possono ora accedere a Internet ad alta larghezza di banda e a bassa latenza via satellite.
Queste applicazioni delle tecnologie spaziali sono già presenti oggi e nei Paesi sviluppati sono spesso date per scontate. Ma in altri luoghi possono cambiare le carte in tavola per le economie locali.
Un esempio? Basta dare un’occhiata all’agricoltura
Un’ampia gamma di aziende agricole sta studiando come utilizzarle per risolvere i problemi. Oggi esistono satelliti in grado di riprendere immagini della Terra, giusto? Questi satelliti non si limitano a registrare immagini visive, ma possono anche scattare immagini iperspettrali per rivelare il contenuto di acqua in una determinata area. Questo può aiutare un agricoltore a piantare le colture dove è più probabile che fioriscano.
Esistono anche strumenti che osservano, dallo spazio, il colore medio delle piante per determinare di quali sostanze nutritive o fertilizzanti hanno bisogno. Il posizionamento globale può aiutare gli agricoltori a risparmiare carburante, una spesa enorme in agricoltura.
Spazio: nuova frontiera anche in termini di rischio
Lo spazio, secondo Brukardt, è una nuova frontiera anche in termini di rischio, in un contesto in cui la regolamentazione è in ritardo rispetto all’innovazione.
- Vanno fatte alcune considerazioni in termini di sicurezza nazionale: un territorio di potenziali conflitti, che si intensificano man mano che più nazioni operano nello spazio.
- C’è poi la questione di come utilizzare i dati in modo responsabile, stesso problema che deve essere risolto qui a terra.
- Occorre inoltre garantire che lo spazio rimanga aperto, libero e accessibile a tutti. Con un numero crescente di nazioni e di attori che operano nello spazio, sorgono sfide su come mantenere l’accesso per tutti e perpetuare lo spazio come arena di collaborazione.
Le soluzioni immediate a molti di questi problemi non sono al momento ovvie.
Nonostante tutto, “un momento emozionante”
Eppure è un momento emozionante. La gente dice: “Non ho mai visto un lancio”. La mia risposta è: “Basta che tu vada a Orlando per più di due giorni e ne vedrai uno”. Questi lanci sono missioni significative. Non si tratta solo di lanciare miliardari nello spazio.
Lo spazio non è solo affascinante di per sé. È attraente anche perché può aiutare a risolvere diversi problemi in modi che forse finora non ritenevamo possibili. “Ecco perché”, conclude Brukardt, “io credo che il mondo sia a un punto di svolta per quanto riguarda lo spazio”.
