Sono passati solo pochi giorni dalla notizia di un’alleanza tra diversi gruppi tech, tra cui Apple e PayPal, a favore di una maggiore innovazione tecnologica nel mondo dei servizi finanziari. Ma impegno sociale a parte, i due colossi statunitensi sono e restano competitor. A sottolineare il concetto ci pensa la recentissima mossa della Mela Morsicata, che ha annunciato l’intenzione di entrare nel mondo dei trasferimenti di denaro lanciando una nuova sfida alla rivale. Secondo un’indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal, che nel giro di poche ore è rimbalzata su tutti i principali media da questa e dall’altra parte dell’Oceano, dopo Apple Pay e Wallet ora Apple sarebbe infatti in trattative con diverse banche americane per sviluppare un sistema di pagamenti mobile “person to person”. La novità del gigante di Cupertino, che dovrebbe vedere la luce già nel 2016, farebbe concorrenza alla popolare piattaforma Venmo, di proprietà di PayPal, ma anche a Google Wallet, Snapchat o Facebook, che dallo scorso luglio ha introdotto la funzione “pagamenti” alla sua app Messenger negli Usa.
Il denaro viaggia come un sms
La nuova funzione dovrebbe essere integrata all’interno del sistema Apple Pay, che già consente di pagare il caffè o il giornale tramite il proprio iPhone: l’idea è quella di fare un passo in più, per consentire ai singoli utenti di inviare e ricevere denaro anche ai propri amici, esattamente come si fa con un messaggio di testo. In questo modo sarà più facile per esempio mettersi a posto con il conto di una cena in compagnia o rimborsare chi ha anticipato i soldi per un regalo collettivo o un viaggio.
Come funzionerà
Ancora non ci sono dettagli su come funzioneranno i pagamenti peer-to-peer targati Apple, ma potrebbero avere una logica simile a Venmo, che richiede la creazione di un account collegato alla carta di credito/debito o al conto corrente bancario. Secondo il Wall Street Journal, Cupertino starebbe intavolando discussioni in merito con alcuni istituti bancari statunitensi tra cui J.P. Morgan Chase, Capital One Financial, Wells Fargo e Us Bancorp, anche se non è chiaro a che punto siano le trattative.
Insomma, come abbiamo detto e ripetuto il mondo dei servizi finanziari sta subendo una radicale trasformazione, in cui le competenze tecnologiche assumono un ruolo sempre più cruciale. Proprio pochi giorni fa il ceo di Apple, Tim Cook, ha espresso bene in poche parole l’ambiziosa visione di Cupertino (e non solo) sul futuro del settore: “La prossima generazione”, ha detto il manager, “non saprà nemmeno cosa sono i contanti”.