Concluso il mese di giugno, S&P Dow Jones Indices fa il punto sui mercati europei, segnalando in una nota innanzitutto come l’S&P Europe 350 abbia ampliato i suoi guadagni da un anno all’altro: l’indice paneuropeo, infatti, ha chiuso il mese in rialzo del 2,5%, riportando una variazione sui 12 mesi pari al 17,7%. Le aziende più piccole sono rimaste indietro: l’S&P Europe SmallCap, infatti, è salito dello 0,3% appena.
Tutti i 16 Paesi, tranne uno, hanno contribuito positivamente ai rendimenti azionari paneuropei, con l’unica eccezione della Danimarca. Il mercato francese è stato il più brillante, seguito da Germania e Italia.
Beni di consumo discrezionali al primo posto tra i settori
Nove degli undici settori hanno chiuso il mese di giugno in positivo, con i beni di consumo discrezionali che hanno conquistato il primo posto, segnando un aumento del 5,9%. Fanalino di coda i Communication Services.
Enhanced Value è risultato in testa tra i fattori
Tutti i fattori segnalati hanno registrato un aumento nel mese. L’Enhanced Value è risultato in testa con un aumento del 6%, mentre i Dividend Aristocrats sono saliti dello 0,2%.
Reddito fisso europeo e volatilità azionaria
Il reddito fisso europeo ha avuto un mese contrastato: le obbligazioni core dell’Eurozona hanno ceduto terreno a giugno, mentre le obbligazioni periferiche dell’Eurozona e i linkers britannici hanno registrato un’impennata. L’indice S&P U.K. Inflation-Linked Bond Index ha avuto un ottimo mese, con un aumento del 3,1%.
La volatilità implicita dei titoli azionari europei è scesa di sei punti nel corso del mese, con l’indice Vstoxx che ha chiuso il mese di giugno a 14 punti.