Sarà il tormentone del primo trimestre 2012: la competizione tra Stati sovrani europei per rifinanziare il debito pubblico.
In quel che resta del mese di gennaio dovranno essere collocati sul mercato obbligazionario oltre 260 miliardi di titoli di Stato dei vari Paesi dell’Eurozona. Il grafico, che fornisce uno spaccato per Paese di questo ammontare (elaborazioni Advise Only su dati JP Morgan), mostra come la fetta più grossa spetti alla Francia: questo spiega in buona parte il nervosismo di questi giorni sui titoli di Stato francesi. Ma anche la Spagna ha un bell’ammontare di titoli da piazzare sul mercato, in asta. Non si può dire poi che Italia, Germania e Belgio debbano collocare pochi spiccioli…
La capacità dei Governi di far digerire questi collocamenti spuntando tassi d’interessi non esosi per le finanze pubbliche degli Stati sarà una variabile cruciale per determinare le sorti dell’Euro e la soluzione della crisi. Le aste saranno infatti delle cartine tornasole della situazione: se i rendimenti in asta dovessero salire troppo, oppure la domanda di titoli fosse scarsa, diminuirebbe ulteriormente la fiducia nelle capacità di sostenere il debito, che probabilmente provocherebbe una riduzione di rating da parte delle agenzie, fatto che, a sua volta, avrebbe l’effetto di far salire ulteriormente i rendimenti, e via dicendo: una spirale negativa ormai abbastanza nota a tutti…