Dopo mesi in cui i leader europei hanno fatto incontri “decisivi”, adesso è il tempo degli incontri “importanti”. Rientra in questo gruppo certamente il prossimo appuntamento dei Ministri delle finanze europei, nel quale si discuterà del cosiddetto Firewall, ovvero la disponibilità di risorse finanziarie di ESM e EFSF per far fronte ad eventuali necessità di aiuti futuri.
Ma fermiamoci un attimo. Proviamo a fare il punto sulla salute dell’Euro ad oggi, mettendo a confronto alcuni Paesi che si sono trovati nell’occhio del ciclone.
Questa settimana si è registrato un incremento degli spread e dei CDS di molti Paesi, per cui si è fatto un gran parlare di chi sarà “il prossimo”. L’Italia da parte sua ha ceduto il passo alla Spagna, la quale viene ora additata come Paese ad alto rischio e anello debole tra i Big d’Europa. Il Portogallo invece sembra percorrere la strada della Grecia.
Ma quali sono i punti deboli dei diversi Paesi? Siamo in grado di giudicare i progressi (o regressi) registrati dai Paesi negli ultimi mesi?
Sulla falsa riga di una bella pubblicazione di Crédit Agricole che metteva a confronto i Paesi europei, abbiamo raccolto dei dati economico-finanziari che non hanno la pretesa di essere esaustivi, ma vorrebbero fornire un primo colpo d’occhio sullo stato di salute di quei Paesi considerati “vulnerabili”.
A questo proposito abbiamo diviso i dati in tre gruppi:
- Conti pubblici (per avere un’idea sui dati e sulla robustezza del fisico);
- Economia reale (che misura gli anticorpi);
- Mercati finanziari (che ci dicono quali sono i sintomi visibili e gli effetti collaterali del malanno).
Vuoi approfondire i dati per Paese? Clicca qui e scarica il file pdf con tutti i dati macroeconomici.
La tabella evidenzia visivamente le criticità per i diversi Paesi (i numeri più elevati identificano criticità maggiori e sono associati a colori più “caldi”, che via via sfumano verso il verde al calare della rischiosità e del numero associato).
La malattia, l’eccesso di debito, la conosciamo tutti; ora si sta cercando di curarla e, per il momento, sono state usate due tipologie di farmaci: abbondanti dosi di antipiretici per tenere sotto controllo il sistema (liquidità della Banca Centrale Europea ad esempio) e cure di lungo periodo (riforme economiche) per arrivare alla guarigione definitiva.
Oltre ai dati evidenzio quelli che riteniamo siano i punti di forza e di debolezza di ogni Paese :
ITALIA
- PUNTI di DEBOLEZZA
- Elevato debito pubblico in rapporto al Pil e necessità di rifinanziamento, quindi di ricorrere ai mercati finanziari per sostituire le emissioni in scadenza e pagare gli interessi di quelle esistenti;
- Spesa pubblica ancora molto elevata in rapporto al Pil;
- Alta disoccupazione e basse prospettive di crescita economica;
- Rigidità che hanno impatto negativo sulla competitività del Paese;
- Difficoltà nei tempi di implementazione delle riforme legata alla forma di Governo “tecnico” che deve trovare ampi consensi;
- Elezioni maggio 2013 (sui mercati si comincia già a parlarne);
- PUNTI di FORZA
- Avanzo primario. Avevo spiegato in un post l’importanza di un avanzo primario che è il motore che consente pian piano di ridurre il debito pubblico;
- Volontà e progressi nelle Riforme Strutturali (Salva Italia) che sperabilmente avranno impatto sui conti pubblici e sulla crescita nel medio lungo termine;
- Struttura per scadenza del debito;
- Larga disponibilità di beni privati per far fronte ad eventuali necessità di tassazione.
SPAGNA
- PUNTI di DEBOLEZZA
- Necessità di forte consolidamento fiscale;
- Elevatissimo tasso di disoccupazione sia a livello aggregato e soprattutto tra i giovani;
- Outlook negativo per la crescita economica;
- Necessità di ridurre la leva nel sistema bancario e di aumentarne la solidità patrimoniale;
- Bolla immobiliare ancora in via di riassorbimento;
- Alto indebitamento anche a livello di famiglie ed imprese;
- PUNTI di FORZA
- Basso rapporto tra debito pubblico e Pil;
- Notevoli passi avanti in termini di riforme implementate negli ultimi due anni;
- Nonostante il forte deficit estero, l’economia è molto esposta alla crescita dei Paesi emergenti e sbilanciata su prodotti a contenuto tecnologico medio o medio basso.
PORTOGALLO
- PUNTI di DEBOLEZZA
- Alto debito pubblico e deficit strutturale;
- Necessità di forte consolidamento fiscale;
- Elevato tasso di disoccupazione;
- Crescita potenziale bassissima e scarsa competitività;
- Ampio disavanzo di Partite correnti (che tradotto significa forte necessità e dipendenza dai finanziamenti dall’estero);
- PUNTI di FORZA
- Stabilità politica e possibilità (implementando riforme credibili) di fare affidamento sugli aiuti europei per quanto riguarda le necessità di rifinanziamento;
- Probabile surplus primario nel 2012.
IRLANDA
- PUNTI di DEBOLEZZA
- Forte dipendenza per la crescita economica da partner commerciali europei (Gran Bretagna e zona Euro); Ampio deficit pubblico
- Settore privato ancora fortemente indebitato;
- Elevato tasso di disoccupazione;
- PUNTI DI FORZA
- Notevoli sforzi di aggiustamento degli sbilanci nei conti pubblici e nei conti con l’estero;
- Alto tasso di risparmio
- Bassa regolamentazione del mercato
- Elevata competitività in termini di agevolazioni fiscali tassazione.
GRECIA
- PUNTI di DEBOLEZZA
- Alto debito pubblico in rapporto al PIL che nonostante la recente ristrutturazione rimane su una traiettoria estremamente instabile;
- Necessità di notevoli sforzi di consolidamento fiscale in un contesto di profonda recessione e scarsa competitività dell’economia;
- Sbilanci anche nei conti con l’estero
- Scarsa determinazione politica nell’implementazione delle riforme;
- Tasso di disoccupazione alto e mercato del lavoro inefficiente;
- Grandi problemi nella lotta all’evasione fiscale
- Elezioni politiche imminenti
- PUNTI DI FORZA
- Basso indebitamento a livello di privati
- Riforme per la correzione del deficit pubblico
- Ripresa delle esportazioni estere.
BELGIO
- PUNTI di DEBOLEZZA
- Alto debito pubblico sul Pil e alta spesa pubblica
- Ridotta competitività legata all’alto costo del lavoro per unità di prodotto e all’incremento della crescita dei prezzi;
- Instabilità politica “cronica”.
- PUNTI DI FORZA
- Basso deficit pubblico, obiettivo di pareggio per il 2015;
- Tasso di disoccupazione che si è riportato a livelli precedenti la crisi;
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- Enormi passi avanti nelle riforme del mercato del lavoro
Fonte: Conti Pubblici e Crescita economica: dati fonte EC e IMF; Disoccupazione e Tassi di interesse: dati fonte Bloomberg (media del 2011, ultimo dato disponibile per il 2012); Tassi d’interesse: dati fonte Bloomberg (media del 2011, ultimo dato disponibile per il 2012); Earning Yield: dati fonte Bloomberg (expected earnings per il 2012). Elaborazioni a cura di Advise Only.