I numerosi dati delle scorse settimane hanno confermato il buon momentum in cui si trova l’economia USA (almeno rispetto alle altre): nel secondo trimestre dell’anno il PIL ha accelerato dal +1,0% al +1,7% (annualizzato), il tasso di disoccupazione è sceso al 7,4% e l’indice ISM manifatturiero è esploso a 55 (se il dato è sopra 50, allora indica espansione economica).
Ma qual è la situazione complessiva dell’economia americana?
Nel grafico sottostante abbiamo cercato di rappresentare la situazione attuale dell’economia USA posizionando vari indicatori economici (a nostro avviso i più significativi) all’interno di una matrice.
Sull’asse delle ordinate (Y) viene raffigurato il momentum (o l’abbrivio) di breve termine di un determinato indicatore. Sull’asse delle ascisse (X), invece, viene riportato il ritmo di crescita di un indicatore rispetto alla media degli ultimi tre anni (momento che coincide con la ripresa dell’economia americana). Attraverso i colori abbiamo separato gli indicatori legati al settore manifatturiero (in verde), da quelli legati ai consumi (in viola), al settore immobiliare (in azzurro) oppure da quelli più generici (in rosso).
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Cosa ci dice questo grafico?
A colpo d’occhio si evince che la maggior parte degli indicatori risiede nel quadrante in alto a destra, dando la sensazione che l’economia USA si trovi in una condizione favorevole, sostenuta allo stesso tempo da diversi “pilastri” del prodotto interno lordo (settore manifatturiero, consumi e parzialmente dal settore immobiliare). Da notare che l’indice legato ai consumi personali viene pubblicato con un mese di ritardo rispetto alla fiducia dei consumatori ed alle vendite al dettaglio, cosa che lascia presagire un futuro spostamento verso l’alto (maggiore abbrivio). Inoltre, i consumi potrebbero essere sostenuti dal continuo miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro (per il momento entrambi gli indicatori sono a desta del grafico).
Quali sono le implicazioni per il mercato azionario?
Con un indice S&P500 vicino ai massimi storici, in un contesto nel quale i rischi sono più al ribasso che al rialzo, gli investitori non hanno tutti i torti se si chiedono se non ci sia qualcosa di strano in questo mercato. Tuttavia, la recente performance (+20% da inizio anno) non sembra sia fuori controllo in quanto, nel complesso, l’economia sembra essere ripartita e i risultati delle trimestrali sono solidi.
Secondo il metodo di valutazioni Advise Only, i prezzi sono in linea con i fondamentali economici e un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro potrebbe essere un ulteriore buon segnale per il mercato azionario.
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Enrico Ciccone / Agosto 27, 2013
Buongiorno, è possibile avere un grafico del genere sull’Italia o sull’ aggregato area euro?
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Raffaele Zenti / Agosto 27, 2013
Ci stiamo lavorando: “coming soon” (nelle prossime settimane).
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Guest / Agosto 27, 2013
Articolo molto utile! Cito l’ultima parte insieme a un estratto di un pezzo di ieri (26 agosto) su bloomberg per fare un quesito, B. portava dei dati sul rapporto S&P500 e reported profit in precedenti, e attuale, bull market.
Tuttavia, la recente performance (+20% da inizio anno) non sembra sia fuori controllo in quanto, nel complesso, l’economia sembra essere ripartita e i risultati delle trimestrali sono solidi
The average multiple during bull runs since 1957 has been 17.4 times reported profits, about 10 percent higher than today’s ratio, data compiled by Bloomberg show. [...] The S&P 500 traded at 17.5 times earnings when the index hit a high of 1,565.15 on Oct. 9, 2007, Bloomberg data show. The valuation reached 31 times income in March 2000 as it peaked at 1,527.46.
Se sbaglio correggetemi, il rapporto oggi, stando a B, è di 15.66. Volevo chiedervi se dal vostro punto di vista serva tenere sotto controllo questo dato (sempre se è importante).
Grazie del vostro tempo (spero di non aver scritto scemenze)
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Nicola Efflandrin / Agosto 27, 2013
Articolo molto utile! Cito l’ultima parte insieme a un estratto di un pezzo di ieri (26 agosto) su bloomberg per fare un quesito, B. portava dei dati sul rapporto S&P500 e reported profit in precedenti, e attuale, bull market.
Tuttavia, la recente performance (+20% da inizio anno) non sembra sia fuori controllo in quanto, nel complesso, l’economia sembra essere ripartita e i risultati delle trimestrali sono solidi
The average multiple during bull runs since 1957 has been 17.4 times reported profits, about 10 percent higher than today’s ratio, data compiled by Bloomberg show. [...] The S&P 500 traded at 17.5 times earnings when the index hit a high of 1,565.15 on Oct. 9, 2007, Bloomberg data show. The valuation reached 31 times income in March 2000 as it peaked at 1,527.46.
Se sbaglio correggetemi, il rapporto oggi, stando a B, è di 15.66. Volevo chiedervi se dal vostro punto di vista serva tenere sotto controllo questo dato (sempre se è importante).
Grazie del vostro tempo (spero di non aver scritto scemenze)
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Jacopo Caretta Mussa / Agosto 28, 2013
Ciao nicola, è sempre utile avere il polso di quanto sia il prezzo di un titolo/mercato rispetto ai fondamentali. Ti dice se stai comprando a sconto o sopra la media storica. Noi teniamo sempre sotto controllo queste tipo di metriche. Tieni presente che (nel caso specifico) se il mercato USA è scambiato a 15.66 non vuol dire che domani andrà a 17.4.
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