a
a
HomeECONOMIA E MERCATIECONOMIA, POLITICA E SOCIETA'La Brexit e la previsione dei Sex Pistols

La Brexit e la previsione dei Sex Pistols

Brexit Sex Pistols Camden Town Adviseonly
Un album profetico: “Never Mind the Bollocks” dei Sex Pistols. Se lo ascoltiamo oggi alla luce di Brexit, alcune canzoni suonano curiosamente calzanti…

La profezia dei Sex Pistols

Never Mind the Bollocks[1]Un album passato alla storia, con un titolo che, mi sono reso conto, è del tutto profetico nei confronti di chi ha proposto il referendum su Brexit. E non è di certo un complimento per i promotori del referendum britannico.

Non c’è un piano. Il movimento Leave non ha un piano post-Brexit…

Il settimanale The Economist riporta una conversazione delirante tra una giornalista di SkyNews e un leader conservatore pro-Brexit. Alla domanda: “Che piano avete per il post-Brexit?” la risposta è stata “Non c’è un piano. Il movimento Leave non ha un piano post-Brexit … Pensavamo che il Governo avesse un piano”.

E già mi viene in mente una canzone contenuta nell’album Never Mind the Bollocks, intitolata “Problems” che recita così:

But what do you expect me to do?         Ma cosa ti aspetti che faccia?

At least I gotta know what I wanna be   Almeno io dovrei sapere cosa voglio diventare

You get your body in suspension          Tieni il tuo corpo sospeso

That’s no problem, problem                   Non è un problema, problema

Problem, the problem is you                  Problema, il problema sei tu

 

Anarchia nel Regno Unito

Never Mind the Bollocks contiene poi la leggendaria Anarchy in the UK: e mi pare che già dal titolo ci siamo abbastanza, visto che fino ad ora è accaduto più o meno quanto segue.

  1. Il premier David Cameron ha annunciato le sue dimissioni, al motto di “Perché mai dovrei occuparmi io di questa grana? Lo faccia il prossimo premier.”
  2. La candidatura di Boris Johnson a leader conservatore e premier inglese sembra finita prima di iniziare. Resosi conto dell’enorme patata bollente politica rappresentata dallo spiegare a 17 milioni di cittadini britannici che uscire dall’EU conservando i benefici è una mera illusione, Johnson si è fatto prontamente da parte.
  3. Non si capisce se e quando la Gran Bretagna chiederà formalmente di uscire dall’UE, affrontando la spinosa questione dell’art. 50 del Trattato di Lisbona – con i partner europei confusi, che non mostrano urgenza di affrontare il problema – sicché lo scenario Breversal (“Facciamo finta di niente, ci siamo sbagliati”), per quanto improbabile, non è impossibile. Del resto, si trattava di un referendum consultivo…
  4. In questo vuoto politico, la sterlina si è deprezzata.
  5. La Scozia si sta muovendo per indire un altro referendum per l’indipendenza.
  6. L’accordo di pace con l’Irlanda del Nord è a rischio.
  7. Molte decisioni d’investimento delle aziende sono state sospese e si parla di trasferire l’attività in Europa continentale o in Irlanda. Sembra che Vodafone, il colosso della telefonia mobile, sia pronta a lasciare Londra per trasferirsi in un altro Paese dell’UE; e pare che molte grandi banche abbiano progetti analoghi. Difficilmente ciò farà bene all’occupazione in UK.

Tutto questo mi fa venire in mente la canzone “Pretty vacant“:

Oh we’re so pretty           Oh siamo così carini
Oh so pretty                      Oh così carinamente
We’re vacant                     Disoccupati

And we don’t care’           E non ce ne frega niente

Nostradamus rispetto ai Sex Pistols è un dilettante: questa è premonizione bella e buona. Anche per quei movimenti politici presenti un po’ in tutta l’Europa, che spesso sembrano mossi da principi demagogici senza avere però chiare strategie per perseguire i loro obiettivi.

[1] Tradotto: lascia perdere le c..zate

Scritto da

Uno dei fondatori di AdviseOnly, responsabile del Financial & Data Analysis Group. Esperto di finanza e gestione dei rischi, statistico Bayesiano, lunga esperienza in Allianz Asset Management, è laureato in scienze economiche con indirizzo quantitativo-statistico all'Università di Torino. Docente di Quantitative Portfolio Management al Master in Finance dell'Università di Torino, ha pubblicato vari articoli su riviste finanziarie (fra le altre: Journal of Asset Management, Economic Notes, Risk), contribuendo a libri su investimenti e gestione dei rischi. Ex-triathleta, s'ostina a praticare apnea, immersioni e skyrunning.

Nessun commento

lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.