Tempo fa su questo blog avevamo definito la Spagna un “vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro”. L’analisi che brevemente ripropongo considera i 3 livelli di problematicità di fronte ai quali si trova l’economia del paese iberico:
- il problema del sistema bancario;
- il problema del debito sovrano;
- il problema della competitività.
La domanda è: “le misure di austerity introdotte contribuiscono a risolvere questi problemi?”
Queste politiche, realizzate dal Governo Rajoy, aumentano le entrate e riducono la spesa pubblica, restringendo il deficit pubblico (entrate meno uscite).
Altra domanda: “cosa ci si aspetta dalla riduzione del deficit, nel lungo periodo? “
Andiamo alla radice dei problemi: la scarsa competitività delle merci spagnole rispetto ai suoi concorrenti europei. Le ricetta di politica economica imposta dall’Europa al governo spagnolo per migliorare la sua competitività si sostanzia in politiche deflattive, premature, attraverso tagli salariali ed aumento del tasso di disoccupazione (guardate il grafico che vi proponiamo, la c.d. Curva di Phillips).
Nel grafico che vi propongo ho cerchiato in rosso il tratto di curva che mostra gli effetti delle politiche di rientro dal debito imposte alla Spagna: l’economia del paese si sposta da A a B.
La Curva di Phillips è volutamente schiacciata in basso. Questo significa che se il tasso di disoccupazione aumenta, i salari si riducono ma non di molto perché ormai sono compressi… insomma la riduzione dei salari e quindi del prezzo delle merci è minima per cui il miglioramento della competitività – a fronte degli elevati costi economici e sociali che il popolo spagnolo è costretto a sostenere – è minimo!
A questo aggiungiamo la riduzione del PIL che le politiche di austerity hanno contribuito a realizzare… questo implica un aumento del rapporto deficit/PIL .
I motivi di questo aumento sono due:
- si riducono le entrate per lo Stato (ricordate la tassazione dipende dal livello di reddito prodotto in una economia);
- il PIL, denominatore del rapporto, si riduce.
In conclusione si può evincere, dati alla mano, che le politiche di austerity imposte ai cugini spagnoli hanno effetti trascurabili o addirittura avversi alla risoluzione del problema fiscale e di competitività dell’economia spagnola.
Cui prodest? Voi che ne pensate?
Michela Ortiz / Gennaio 9, 2013
Ma c’è chi sostiene che senza austerità non si va avanti, che ci troviamo dove ci troviamo perché in passato non siamo stati austeri e che quando ci saremo depurati dall’eccesso di debito torneremo a crescere. Non lo credo, ma voi cosa ne pensate?
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