I social media stanno entrando in modo sempre più pervasivo nella vita delle persone, specialmente tra la popolazione più giovane. Non si tratta solo di un passatempo. Tik Tok, Instagram, Facebook diventano oggi fonte di informazione, addirittura fonte di idee di investimento. E questo ha dei risvolti potenzialmente molto pericolosi.
L’ultima evidenza di un trend segnalato ormai da più parti – e accelerato dalla “clausura” forzata nei mesi del lockdown – arriva da un sondaggio condotto da CNBC e Acorns in collaborazione con Momentive: “Invest in You Next Gen Survey”. La ricerca, conclusa il mese scorso e condotta su 5.500 americani dai 18 anni in su, si è concentrata sul comportamento delle persone in tema di investimenti. Tra le numerose informazioni emerse, uno degli aspetti più interessanti riguarda proprio i social media.
Spunti d’investimento sui social network?
Stando all’indagine, infatti, il 37% degli intervistati tra i 18 e i 34 anni dichiara di cercare idee di investimento sui social (contro il 17% dei 35-64enni e il 5% degli over 65) e circa il 12% di questi investitori più giovani dice di aver addirittura imparato a investire proprio da piattaforme come Tik Tok e Instagram.
Va detto che l’atteggiamento degli investitori sembra cambiato radicalmente negli ultimi anni, proprio in corrispondenza della pandemia che, con le misure restrittive introdotte un po’ ovunque nel mondo per contenere la circolazione del virus, ha avuto tra i vari “effetti collaterali” quello di spingere le persone ad affidarsi molto più di prima al mondo online.
Stando allo studio, infatti, ad oggi circa il 45% degli americani detiene almeno un investimento e di questa quota circa il 26% ha iniziato a investire nel 2020 (o più tardi). Proprio questi nuovi investitori si differenziano dagli altri per la spiccata tendenza a utilizzare piattaforme di trading online (tre volte di più rispetto a chi investe da prima del 2020), a cercare idee di investimento sui social media (il doppio) e ad acquistare criptovalute.
Il terreno però è un poco scivoloso
Tutto questo è sicuramente positivo da un certo punto di vista, ma porta con sé alcuni rischi da non sottovalutare.
Il problema fondamentale è che controllare la diffusione dei contenuti pubblicati online è molto difficile, per non dire impossibile. Chiunque può esprimere opinioni online e diffonderle a una velocità impressionante a suon di rilanci da parte di chiunque altro si trovi d’accordo con la sua visione del mondo (e qui vi rimandiamo a un nostro recente articolo sulle fake news. 1). Ne consegue che, per chi decide di cercare idee di investimento sui social media, c’è da fare un enorme lavoro di verifica delle fonti, indispensabile per non prendere cantonate colossali.
Sì, perché il web è pieno di sedicenti broker non autorizzati che promettono guadagni stellari con il minimo sforzo. 2 E i social media rappresentano il megafono perfetto per raggiungere investitori sprovveduti alla ricerca di qualche spunto.
Cosa si può fare, quindi?
Ci sono dei modi per verificare l’affidabilità di chi offre consigli di investimento online e alcuni campanelli d’allarme a cui prestare attenzione. Per prima cosa, è possibile verificare se la persona che sta proponendo consulenza o un investimento sia regolarmente iscritto all’albo OCF, se la società di cui fa parte sia iscritta nell’elenco delle SIM tenuto dalla Consob o negli elenchi dei soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di investimento pubblicati sul sito della Banca d’Italia.
Inoltre, bisognerebbe drizzare le orecchie alla promessa di rendimenti molto elevati (già sopra il 5% puzza di bruciato) o al consiglio di investire tutto su un unico titolo (la diversificazione resta pur sempre la regola aurea di chi investe).
Il problema non sono solo le truffe
Anche volendo essere ottimisti e supponendo che non sia così semplice incappare in una vera e propria truffa (il che è tutto da verificare), cercare idee o consigli di investimento sui social media potrebbe essere comunque fuorviante.
Questo perché i bisogni finanziari cambiano a seconda della situazione, della fase di vita e della propensione al rischio di ciascuno (solo per citare i fattori principali). E un consulente finanziario ne tiene conto, proponendo a ogni potenziale investitore una soluzione tarata sulle sue esigenze.
Un influencer che dispensa consigli standardizzati sui social invece – per quanto seguito da decine o centinaia di migliaia di follower e magari anche in buona fede – non può fare lo stesso. E non è detto che un investimento rivelatosi vincente per qualcuno sia adatto allo stesso modo anche a qualcun altro.
Insomma, investire “fai-da-te” non è per forza una cosa negativa e non lo è nemmeno farlo online. Ma conviene muoversi con estrema cautela, nella consapevolezza dei rischi a cui ci si espone.
1. Dieci consigli per difendersi dalle fake news
2. Guida Consob