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Prada deludente, per il futuro scommette sull’ecommerce

Prada dati trimestrali AdviseOnly
Passata da poco la metà dell’anno, è tempo di dare un’occhiata ai conti delle società quotate. Accendiamo i riflettori su Prada.

L’onere delle trimestrali

Anche il mondo della moda è tenuto a passare sotto le forche caudine dei dati trimestrali. I colossi del lusso e del mondo sartoriale sono delle società a tutti gli effetti e quindi hanno anche a che fare non solo con tessuti e passerelle ma anche con i numeri del conto economico e del bilancio d’esercizio. Il made in Italy, si sa, è esportato e famoso in tutto il mondo ed uno dei nomi più di rilievo è la milanese Prada.

Lo scorso venerdì 26 agosto, il gruppo che quotato nel 2011, non a Piazza Affari, bensì nella Borsa di Hong Kong, ha rilasciato i dati di bilancio relativi al primo semestre del 2016. I numeri non sono stati entusiasmanti ma l’ottimismo del direttore esecutivo Carlo Mazzi per il semestre a venire e per il 2017 hanno spinto al rialzo il titolo che ha toccato anche il + 15% durante la sessione di negoziazione di ieri.

I numeri

L’utile di Prada si è ridotto del 25% negli ultimi 6 mesi ed ammonta a 141.9 milioni di euro contro i 188.6 registrati nel primo semestre del 2015. Il dato è inevitabilmente influenzato dal calo delle vendite (-16% considerando il dato a tassi di cambio costante). La competizione si fa particolarmente sentire nell’Asia del Pacifico anche se ci sono dei miglioramenti in Cina e ad Hong Kong. Anche il mercato europeo soffre (-18%) soprattutto a causa di un calo dei consumi e del turismo a seguito degli attacchi terroristici, senza chiaramente dimenticare il difficile periodo vissuto dai produttori di petrolio; il mercato americano resta sempre molto complesso (-15%) e l’unica sorpresa positiva è rappresentata dal mercato dell’America Latina.

La scommessa sul futuro

Per il gruppo il 2016 viene considerato un vero e proprio anno della svolta e ci si aspetta un ritorno alla crescita già nei primi mesi del prossimo anno. Il direttore esecutivo Mazzi ne è convinto: il taglio dei costi e l’espansione del mercato online, soprattutto nell’area asiatica, dovrebbero essere la chiave di svolta. L’obiettivo del gruppo Prada è quello di raddoppiare le proprie vendite online in ognuno dei prossimi tre anni grazie ad un sensibile aumento delle categorie di beni proposte online.
Ed il mercato sembra voler premiare questo ottimismo. Durante la seduta di negoziazione il titolo ha toccato anche il +15% ed è riuscito a recuperare le perdite accumulate dall’inizio dell’anno; la performance infatti è ora positiva e segna +1,04% rispetto al +3,8% dell’indice di riferimento MSCI Textile, Apparel & Luxury goods.


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