A inizio dicembre il team di consulenza di Advise Only ed i principali autori di questo Blog hanno proposto tre portafogli Anti-crisi, corrispondenti a tre possibili scenari per l’Eurozona:
Per chi si fosse perso il post, questo è il link, mentre i portafogli sono disponibili gratuitamente sul sito www.adviseonly.com (basta solo accedere, è gratis).
Anche se è passato poco più di un mese, la scena finanziaria, economica e politica si è mantenuta animata – incertezza e volatilità non sono certo mancate sui mercati. Basti pensare alle continue discussioni in merito alle soluzioni alla crisi euro, le sempre maggiori preoccupazioni per una profonda recessione; poi c’è stata la vicenda del “divorzio” tra EU e UK, le tensioni legate all’Iran, l’azione della BCE volta a finanziare le banche ed a evitare il “credit crunch”, i provvedimenti e gli annunci del Governo Monti, il rischio politico legato all’Ungheria, il tonfo di Unicredit… e si potrebbe continuare. Insomma: non ci siamo per niente annoiati. E i portafogli Anti-crisi come se la sono cavata?
Vale la pena vedere come si sono comportati in questo breve ma significativo periodo, confrontandoli con alcune categorie d’investimento rappresentate da ETF ampiamente diffusi (altri raffronti li potete effettuare da soli dal sito www.adviseonly.com).
Naturalmente non ci limitiamo a confrontare le performance ma teniamo d’occhio anche il rischio, misurato con l’Indice Composito di Rischio, che sintetizza la rischiosità di un portafoglio o di uno strumento finanziario in un numero compreso tra 0 (rischio bassissimo) e 100 (rischio altissimo): il motore dietro questi calcoli è complesso, ma il risultato è semplice e chiunque lo può comprendere.
Performance mercati e portafogli
Il periodo di osservazione va dal 2 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012. L’Indice composito di rischio Advise Only è calcolato al 10 gennaio 2012.
Dati di fonte Thomson Reuters e Morningstar, elaborazioni Advise Only. L’Indice Composito di Rischio Advise Only è un aggregato di varie misure di rischio, volte a catturare sia il rischio ordinario sia quello legato ad eventi estremi, calcolate con il modello denominato “Parallel Filtered Bootstrap”. Performance nette del TER, ma al lordo della fiscalità.
Grafico della Performance
Che dire? Innanzitutto ci fa genuinamente piacere che tutti i portafogli Anti-crisi abbiano performance positive: certamente un mese e mezzo di storia è un tempo semplicemente ridicolo per emettere giudizi su un portafoglio, occorre molto più tempo. Però siamo contenti di aver iniziato bene. Altre categorie d’investimento hanno performato meglio nello stesso periodo, ma con rischi decisamente superiori.
Non stupisce che il portafoglio con la dinamica migliore sia “Intermedio”: è quello con la struttura più equilibrata, che si traduce in una maggiore diversificazione dei rischi. Ma attenzione: se la crisi europea troverà una soluzione soddisfacente, sarà con ogni probabilità il portafoglio EuroOK ad avere le migliori performance -a prezzo, ça va sans dire, di maggiori rischi…
Per il futuro, è bene cambiare qualcosa in questi portafogli? Secondo noi ad oggi no. Dovessimo rifarli ora, li faremmo esattamente così. Lo scenario, infatti, è variato (secondo noi in meglio), ma gli interrogativi più importanti sono rimasti gli stessi: quanto sarà grave la recessione? Riusciranno i Paesi europei a finanziarsi nel 2012? Si risolverà la crisi del debito sovrano? Cosa farà la BCE?
Un Amico / Agosto 21, 2013
@Gio77: permettimi di consigliarti il blog Mercato Libero di Paolo Barrai. Lì troverai pane per i tuoi denti e forse anche delle interessanti collaborazioni, non stare a perdere tempo sul blog di AdviseOnly.
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