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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOInvestire in azioni del Giappone è una buona idea?

Investire in azioni del Giappone è una buona idea?

Il mercato giapponese è ormai da diversi mesi un pilastro importante della nostra asset allocation (insieme al mercato UK). Nell’ultimo anno l’ETF LYXOR ETF JAPAN (TOPIX) D-EUR è cresciuto di quasi il 33% e recentemente l’indice Topix ha toccato dei nuovi massimi dal 2007.

Alcuni dei nostri utenti mi hanno chiesto se non fosse il caso di alleggerire la posizione, vista la brillante performance di mercato. Secondo noi di AdviseOnly la risposta è: no. Vediamo perché.

La situazione economica del Giappone

Come sapete, il nostro approccio agli investimenti si concentra sull’asset allocation, sull’equilibrio tra le opportunità e i fattori di rischio, e non sul timing degli investimenti. In effetti, dal nostro punto di vista, è importante che ci siano oggi le condizioni per investire in un mercato, indipendentemente da quello che è successo ieri.

Con l’Abenomics, il Giappone sta giocando una partita delicata, soprattutto tenuto conto del livello d’indebitamento e delle condizioni demografiche del Paese. Come? Facendo leva su una politica fiscale e monetaria che vanno nella stessa direzione (cosa che noi in Europa ci sogniamo).

I dati d’inflazione e PIL stanno dando dei segnali incoraggianti, ma è ancora troppo presto per capire se la battaglia che ha incominciato il premier Abe darà i risultati sperati (uscire dalla deflazione).

Investire però comporta delle scelte e l’assunzione di rischi. Con i rendimenti obbligazionari prossimi allo zero, i risparmiatori sono “costretti” ad investire in azioni, ma devono farlo facendo attenzione alla diversificazione tra i fattori di rischio.

Per questa ragione, ci sono almeno 3 fattori che ci spingono a mantenere in portafoglio le azioni giapponesi.

Perché investire in azioni giapponesi

  1. Il clima finanziario è positivo. Da fine gennaio 2015, il Barometro del rischio è tornato abbondantemente sopra 50 (rischio finanziario nella norma), e non sembrano esserci particolari focolai d’instabilità all’orizzonte.
  2. Le imprese fanno profitti e possono ancora fare affidamento sulla debolezza dello yen. I dati trimestrali del quarto trimestre sono solidi sia sul lato dei ricavi (+5,7%) che degli utili per azione (EPS: +16,2%). In aggregato, i margini di profitto sono superiori rispetto alla media storica e tenuto conto della politica accomodante della banca centrale, le imprese giapponesi possono continuare a fare affidamento sulla debolezza dello yen per migliorare i propri conti (aumentando le esportazioni).
  3. Le valutazioni sono interessanti. Anche a febbraio 2015, il mercato azionario giapponese continua a godere di buone valutazioni complessive sia in termini assoluti (rispetto alla media storica) che relativi (rispetto agli altri mercati azionari).

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Voi che cose ne pensate?

Scritto da

Segue tematiche economiche e finanziarie per il team financial strategies group di Advise Only. Dopo aver conseguito una doppia laurea in Management all’Università di Torino e all’ESCP Europe, ha deciso di proseguire i suoi studi con un master in Economia Internazionale a Paris Dauphine. Dopo 4 anni di vita parigina ed esperienze lavorative come economista e strategist, sbarca in Advise Only con l’obiettivo di sviluppare la parte di analisi economica e congiunturale.

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