Nel novembre 2014, senza grande clamore, abbiamo lanciato i Portafogli Premium: un modo innovativo e poco costoso per aiutare i nostri utenti a investire il loro risparmio.
Si tratta di portafogli di investimento prêt-à-porter, legati a obiettivi d’investimento concreti, quelli che la maggioranza dei risparmiatori hanno (la pensione, il futuro dei propri figli, un reddito per se stessi).
Con i Portafogli Premium AdviseOnly offre un servizio di “consulenza finanziaria generica” (secondo la normativa vigente), che si sostanzia in un’asset allocation ben bilanciata, attenta ai rischi e orientata al medio-lungo periodo. Il successo di pubblico è stato notevole (ce lo aspettavamo: costano solo 24 euro all’anno!) e per questo vi ringraziamo.
Ogni Portafoglio Premium è il figlio (declinato in modo più preciso per orizzonte temporale e livello di rischio) dei portafogli a obiettivo lanciati qualche anno fa.
Adesso è giunto il momento di analizzare i primi risultati in termini di performance.
Ebbene, sono buoni. Anche se è un po’ presto per giudicare.
Nota: i portafogli selezionati nel grafico rappresentano la performance del Portafoglio Premium con orizzonte temporale più lungo e maggiore livello di rischio all’interno di ogni famiglia di Portafoglio Premium (Pensione, Reddito, Figli).
I Portafogli Premium sono stati realizzati seguendo la nostra metodologia di asset allocation, chiamata Value–Momentum (cliccate, se volete approfondire). Privilegiamo, quindi, quegli attivi che presentano le migliori combinazioni tra buone valutazioni e forza del trend. Il tutto con un occhio costante e attento al livello di rischio e liquidità del portafoglio (se avete già degli investimenti, scommettiamo che nessuno si è mai dilungato su queste due importantissime metriche).
Gli elementi appena delineati spiegano da soli buona parte del successo dei Portafogli Premium, soprattutto se inseriti nel panorama del risparmio gestito italiano. Ma ci sono almeno 4 motivi per cui sono l’ideale per i risparmiatori.
1. Basse commissioni di gestione: gli investimenti sono al momento tutti in ETF, probabilmente in futuro saranno inseriti anche fondi quotati in Borsa, qualche obbligazione o delle azioni).
2. Bassa movimentazione e un numero di strumenti non elevato (6-10 posizioni al massimo): questo vuol dire che l’impatto dei costi di negoziazione (che variano da banca a banca) resta comunque basso nell’arco di vita dell’investimento. La semplicità vince.
3. Grande versatilità: questo significa che l’investitore può acquistare un Portafoglio Premium anche se dispone di una piccola somma da investire. Nello stesso tempo restano ottimi strumenti anche per chi dispone di grandi patrimoni.
4. Nuovi servizi al cliente: a brevissimo lanceremo una chat dedicata esclusivamente ai titolari dei portafogli Premium. Se sei uno di loro e sei interessato, scrivi subito una mail qui.
Qualcuno dei nostri utenti sostiene che portafogli siano “poco aggressivi”: vero, siamo gente prudente. Ma sappiamo che negli attuali Portafogli Premium potrebbe essere investita una porzione vasta dei risparmi in denaro e, quindi, la diversificazione dei rischi è d’obbligo.
Nel nostro team c’è chi ha gestito grandi patrimoni di privati. L’esperienza dice che raramente i risky asset debbano superare il 60% del patrimonio investito. Almeno questa è una buona prassi.
Comunque non siamo gente chiusa al cambiamento. Vogliamo che i nostri clienti partecipino alla creazione di nuovi Portafogli Premium. Per tale ragione, abbiamo lanciato un sondaggio: scegli anche tu i nuovi Portafoglio Premium!