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BollettinoAO | In Cina arriva il taglio del rating, al via il G7 a Taormina

Moody’s dà un taglio al rating cinese, intanto a Taormina è iniziato il G7: si discutono temi caldi come la lotta al terrorismo, l’ambiente e l’immigrazione.


Quali sono stati i fatti salienti della settimana?

 

  • Il terrore torna in UK. L’attacco kamikaze a Manchester, durante il concerto della popstar Ariana Grande, ha lasciato dietro di sé 22 vittime. La premier britannica Theresa May si dice pronta a combattere e mostra preoccupazione per un possibile nuovo attacco.
  • Turn off. La Svizzera ha preso la decisione di spegnere il nucleare: un referendum ha stabilito che l’abbandono avverrà entro il 2050, per consentire al Paese di orientarsi verso le energie rinnovabili.
  • Moody’s ha parlato. In Cina arriva il primo taglio del rating da parte dell’agenzia Moody’s dopo 25 anni: da Aa3 ad A1. La decisione è stata dettata dal rallentamento economico e dall’instabilità finanziaria rfilevati nel colosso asiatico.
  • Don’t stop me now! I PIR sono inarrestabili: in Italia hanno raccolto più di 1,5 miliardi di euro in soli 3 mesi.
  • Maxi multa in arrivo. Facebook è stato multato dall’Antitrust per 110 milioni di euro, ma la società non teme la batosta, anzi è più forte che mai: dopo 5 anni in Borsa, le azioni del social network raggiungono quota 148 dollari.
  • Non si fermano le proteste. In Venezuela il bilancio dei morti per i disordini antigovernativi sale ancora, con 63 vittime. Anche in Brasile scontri con la polizia per chiedere la rimozione del presidente Temer, finito al centro di uno scandalo per corruzione.
  • Trump in Italia per il G7. Il presidente americano è arrivato nel Bel Paese: dopo l’incontro con Papa Francesco,  il presidente della repubblica Mattarella e il presidente del Consiglio Gentiloni, il suo viaggio continua a Taormina: il G7 si prepara ad affrontare i temi caldi internazionali.
  • Novità per l’oro nero. L’OPEC prolunga i tagli alla produzione di petrolio sino al 2018, con l’obiettivo di stimolare un rialzo dei prezzi.

 

Grafico della settimana

Questa settimana l’OPEC ha deciso di prolungare i tagli alla produzione. Ma la mossa potrebbe non bastare a risollevare le quotazioni dell’oro nero: tra le varie problematiche che il cartello dovrà affrontare c’è la crescente produzione di paesi non-OPEC, che porteranno altra offerta sul mercato rendendo vani i tentativi di limitare l’offerta.

crescita produzione petrolio

 

Come si sono mossi i mercati

È stata una settimana positiva per il mercato azionario americano (+1,3%), giapponese (+0,6%) e per il listino dei Paesi Emergenti (+1,9%), che supera la soglia dei 1.000 punti, portandosi a un +17,7% da inizio anno. La maglia nera della settimana tocca al nostro FTSEMIB (-1,9%), complice in parte lo stacco dei dividendi di 63 società quotate.

Guardando ai settori, riprende la corsa della tecnologia, che dopo la pausa della settimana scorsa ha incrementato il proprio valore del 2,2% portandosi in area +20% da inizio anno. D’altra parte continua a perdere terreno l’energia (-1,8%). Da segnalare positivamente anche il comparto utilities (+2,3%).

Per quanto riguarda le materie prime, quella appena trascorsa è stata una settimana di stallo per l’oro (+0,8%); al contrario il petrolio, malgrado il recente taglio della produzione da parte dell’OPEC, non è riuscito a chiudere in positivo e ha perso il 3,9%: a pesare sono principalmente alcune spaccature all’interno del cartello stesso, la virata di alcuni stati versole energie rinnovabili (India e Cina in primis) e la crescente produzione di shale oil negli Stati Uniti.

Sul fronte del mercato dei cambi, si nota un lieve apprezzamento del dollaro sia sull’Euro che sullo Yen, in vista della prossima riunione della FED da cui ci si attende un ulteriore aumento dei tassi. Al momento, secondo Bloomberg la probabilità di rialzo è data al 100%.

In agenda

Ecco i principali dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana (fonte: Bloomberg).

Europa – Per l’Europa saranno pubblicati i dati sugli indici PMI, aggregati monetari M3,  indice di fiducia dei consumatori e tasso di disoccupazione. Il dato sull’inflazione sarà pubblicato in Francia, Germania, Italia e Spagna. Solo per Francia e Italia verranno comunicati i dati sul PIL.

Regno Unito – Occhi puntati sui dati che indicano le approvazioni dei mutui e gli indici PMI.

USA – Negli USA saranno resi noti i dati sul tasso di disoccupazione, bilancia commerciale, indici PMI e spesa nel settore delle costruzioni.

Giappone – È tempo di conoscere la produzione industriale di aprile, assieme ai dati sulla base monetaria e tasso di disoccupazione.

 


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