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BollettinoAO | Giovedì la prima riunione BCE del 2017, il discorso di Trump muove i mercati

Barack Obama ha pronunciato il proprio discorso di addio ed il giorno dopo Donald Trump ha tenuto la sua prima conferenza ufficiale. Sui mercati azionari, Milano è maglia nera della settimana.

Quali sono stati i fatti salienti della settimana?

  • C’è chi va e c’è chi arriva. Barack Obama ha pronunciato il proprio discorso di addio ed il giorno dopo Donald Trump ha tenuto la sua prima conferenza ufficiale. Gli argomenti affrontati dal presidente eletto USA sono stati diversi: la Russia, il Messico, Fiat Chrysler e i suoi business privati. La delusione degli investitori deriva dal fatto che non sono state tracciate le linee guida di quelli che sono stati i punti chiave della campagna elettorale: gli investimenti pubblici e la riforma fiscale.
  • Nuovo #Dieselgate in arrivo? Nella giornata di giovedì 12 gennaio, il titolo FCA è arrivato a perdere quasi il 18% in Borsa sulla possibilità di un nuovo scandalo legato alla violazione delle norme sulle emissioni diesel. Ma il gruppo assicura che non c’è stata alcuna violazione. Marchionne afferma di non aver nulla in comune con Volkswagen e conferma gli obiettivi del 2018.
  • Scivola la lira turca. Il nuovo anno non inizia nel migliore dei modi per la divisa turca: è la peggiore valuta del 2017. Solo da inizio anno ha perso nei confronti del dollaro l’8,6% che si deve sommare alla performance pari a -17% conseguita nel 2016. Alla base di tutto vi è il caos politico, l’inerzia della banca centrale e l’inflazione che inizia a galoppare. 
[accordion title=”Azionario”]

La settimana sui mercati azionari non è stata particolarmente movimentata. I mercati emergenti continuano la loro strada al rialzo; mentre la maglia nera, ahimè, questa settimana è per il nostro listino. Piazza Affari lascia sul terreno l’1,2%, ma la performance da inizio anno continua a rimanere in territorio positivo.

A livello settoriale il best performer è il settore Materials (+2%); settimana difficile per il settore Healthcare (-0,5%) soprattutto a seguito delle dichiarazioni di Donald Trump. Secondo il neo presidente degli USA il settore farmaceutico deve essere maggiormente competitivo dopo aver beneficiato a lungo di prezzi troppo elevati.

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Azioni Italia: FTSE MIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore [/accordion] [accordion title=”Obbligazionario”]

Anche il mercato obbligazionario non vede particolari movimenti. La corsa al rialzo del rendimento del decennale americano viene fermata sempre dal discorso di Trump. Il rendimento del Treasury a stelle e strisce è in linea con quello della settimana precedente, al 2,4%.

Rendimenti poco mossi anche sul mercato obbligazionario europeo. Il rendimento del Bund resta di poco superiore allo 0,3% mentre quello del nostro BTP chiude la settimana a 1,91%; lo spread BTP-Bund è stabile intorno ai 160 punti

Rendimenti in lieve calo sul segmento investment grade, sia americano che europeo.

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Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index

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Il discorso di Trump ha avuto un effetto anche sul mercato delle valute. Nel corso della conferenza il valore del dollaro è sceso; dopo aver toccato i massimi degli ultimi 14 anni il biglietto verde, nei confronti di un paniere di altre divise, ha ritracciato e perso circa l’1%. La nostra moneta europea si rafforza ed il cambio euro/dollaro risale a 1,06.

Nel mercato delle commodities il petrolio chiude la settimana a 55,7 dollari al barile. Breve recupero verso la fine della settimana borsistica dopo la conferma da parte dell’Arabia Saudita di aver ridotto la produzione sotto i 10 milioni di barili al giorno. Se fosse vero, il taglio sarebbe superiore a quello promesso durante lo storico accordo OPEC di fine novembre.

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Agenda

Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).

Europa – Settimana di BCE. Prima riunione dell’anno della Banca Centrale Europea; non sono attese modifiche dei tassi di interesse ma l’attenzione di tutti è rivolta al discorso di Mario Draghi per capire le condizioni di salute della zona euro, soprattutto alla luce dei dati relativi all’indice dei prezzi al consumo che saranno resi noti qualche giorno prima. In Germania c’è attesa per l’indice ZEW relativo al sentiment sull’economia tedesca mentre nel Regno Unito è prevista la pubblicazione dei numeri del mercato del lavoro e delle vendite al dettaglio

USA – Settimana di inflazione anche dall’altra parte dell’oceano. In agenda i numeri dell’indice dei prezzi al consumo di dicembre.

Giappone –  É atteso il dato sulla produzione industriale di novembre.

BRICS – La Cina si troverà ad affrontare una settimana molto importante, con il rilascio del dato relativo al PIL dell’ultimo trimestre dell’anno e alla produzione industriale di dicembre. In Brasile e in SudAfrica è previsto il rilascio del dato sull’inflazione.


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