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BollettinoAO | FED rialza i tassi, in Italia si attende decisione su banche venete

La FED ha alzato i tassi per la seconda volta, intanto in Italia è attesa per la prossima settimana una decisione sul salvataggio delle banche venete (Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza).


Quali sono stati i fatti salienti della settimana?

  • Settimana di verdetti. Dopo il ridimensionamento della May in Gran Bretagna, in Francia il partito di Macron è in testa alle elezioni legislative con il 32,6% e circa 445 seggi.
  • Continua la telenovela Banche Venete. In aiuto delle banche venete arrivano Intesa Sanpaolo e Unicredit, disposte a sbloccare la situazione, sebbene al momento non si sia ancora giunti a una situazione definitiva, si attende una soluzione entro il 21 giugno, termine nel quale scadrà un’obbligazione subordinata floater di Veneto Banca.
  • Tutti contro Putin. In Russia non si fermano le proteste contro il presidente Putin: a guidare i manifestanti il noto blogger Alexey Navalny, arrestato per la seconda volta.
  • L’Italia è un Paese per vecchi, parte 2. Nascite sempre in calo in Italia, l’Istat registra un saldo negativo per circa 142.000 unità. Saldo naturale positivo per gli stranieri, invece, che aumentano di quasi 63.000 unità.
  • Secondo rialzo del 2017. La Banca Centrale Americana ha fatto la sua decisione: rialzo dei tassi di un quarto di punto, per la seconda volta in tre mesi.
  • Che guaio, Mr. President! Donald Trump è indagato per ostruzione alla giustizia dal procuratore Mueller, ma insieme a lui è nel mirino dell’indagine anche il marito della figlia Ivanka.
  • Per ora siamo salvi. La Grecia ha raggiunto un accordo con il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea: è stata concessa una tranche da 8,5 miliardi di euro che sarà in gran parte utilizzata per pagare una scadenza di debito di luglio. Non si è arrivati a discutere sul taglio del debito pubblico ellenico, che nel frattempo ha toccato la soglia del 180% del PIL.

Grafico della settimana

Il debito pubblico italiano torna a far notizia; raggiunti i 2.270,4 miliardi di euro, un nuovo livello record.

Come si sono mossi i mercati

Settimana che si è chiusa in negativo per gran parte delle Piazze Finanziarie, a partire dai Mercati Emergenti (-1,4%), Italia (-0,9%) e USA (-0,1%). Unica borsa positiva è quella giapponese (+0,3%), sebbene resti la peggiore da inizio 2017 (solo +5,1%).

Guardando i settori è la prima settimana dopo tanto tempo che il settore della tecnologia chiude con una perdita maggiore dell’1%, complice l’andamento negativo dei FAAMG (Facebook, Amazon, Apple, Google); sebbene al momento si vocifera il rischio di una seconda bolla tecnologica, secondo i nostri indicatori  non vi è tale rischio, sebbene non si escludano altri movimenti di discesa.

Osservando invece le commodities, sia oro che petrolio chiudono la seconda settimana in calo, rispettivamente dello -0,9% e del -1,5%. Da notare sul petrolio la perdita da inizio anno, che supera il 16%.

 

In agenda

Ecco i principali dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana (fonte: Bloomberg).

Europa – Per Europa, Francia e Germania saranno pubblicati i dati sugli indici PMI. Sempre in Francia sono attesi i dati sul PIL, mentre in Germania è tempo di conoscere l’indice dei prezzi alla produzione. In Italia focus sugli ordini industriali.

Regno Unito – Non vi sono dati di rilievo da comunicare.

USA – Verranno comunicati i dati riguardanti le richieste di mutui, indici PMI, vendita di nuovi appartamenti e bilancia commerciale.

Giappone – Occhi puntati sulla bilancia commerciale e ordini all’industria.

Emergenti – Per la Russia segnaliamo il dato sulla disoccupazione, PIL e vendite al dettaglio.


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