Archiviata la settimana della Bce con un nulla di fatto, la settimana prossima sarà incentrata sulla conferma (o meno) dei dati previsionali sull’inflazione, a livello di zona Euro e a livello di singolo Paese. In Germania c’è attesa per il dato dell’indice Zew sul sentiment e sulle attuali condizioni dell’economia tedesca.
Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- Riunione BCE: Nulla di nuovo. La Banca centrale europea ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse e di non estendere, almeno per ora, il programma di quantitative easing. La fine del piano di acquisto titoli da 80 miliardi di euro al mese resta quindi ufficialmente fissata a marzo 2017, anche se il governatore Mario Draghi ha detto di non escludere la sua estensione, che potrebbe essere annunciata a dicembre.
- Dati in Giappone e Cina: Aumento inatteso per le importazioni cinesi in agosto: +1,5% su anno su stime per un -4,9%, dopo 21 mesi consecutivi di contrazione. Le esportazioni sono invece scese del 2,8%, contro il -4,4% di luglio e il -4,0% delle attese. Il saldo di bilancia commerciale di agosto rimane positivo. Lieve revisione al rialzo per il PIL giapponese del secondo trimestre. In base ai dati rivisti, la crescita è stata dello 0,7% annualizzato, contro il +0,2% della lettura preliminare. La Banca del Giappone non esclude che i tassi di interesse possano essere portati ulteriormente in territorio negativo.
Mercati
[accordion title=”Azionario”]Settimana piatta per il nostro listino. Piazza Affari fa solo un passettino indietro e chiude la settimana in linea con quella precedente (-0,1%). Negli altri mercati europei hanno prevalso le vendite (-1,3%); stesso destino per i listini americani (-0,5%). Ottima settimana invece per l’area degli emergenti, che continua a rimanere il miglior mercato azionario da inizio anno e distanzia quello americano di più di 10 punti percentuali (+16,8% vs +5,6%).
A livello settoriale, il più volatile resta sempre il settore Energy che, complice il forte rialzo del petrolio è risalito del 4% questa settimana: è il miglior comparto per performance da inizio anno, seguito dai Materials (+16,3%).
Azioni Italia: FTSE MIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore [/accordion] [accordion title=”Obbligazionario”]
Settimana di rendimenti in rialzo sul mercato obbligazionario. Il rendimento del decennale americano sale oltre la soglia dell’1,6% e chiude a +1,67%. Stesso discorso per il Bund e il BTP: il decennale tedesco risale la china, e chiude la settimana praticamente allo 0%, mentre il nostro decennale chiude la settimana a 1,239%. Lo spread col Bund tedesco resta intorno i 120 punti.
Rendimenti stabili sul mercato corporate investment grade europeo ed in lieve aumento su quello americano.
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index[/accordion] [accordion title=”Valute & Commodities”]
La sterlina dopo settimane di risalite cede lievemente il passo nei confronti della valuta americana. Il cambio sterlina/dollaro gira a 1,3261 (-0,2%). La valuta americana perde invece forza nei confronti della nostra moneta; il cambio è fermo a 1,1216 (+0,5%).
Continua l’altalena petrolio: dopo aver chiuso la settimana scorso con un sonoro -6,4%, questa settimana l’oro nero cerca di rialzare la testa e termina la settimana con un rialzo del 4%. La quotazione resta comunque sotto i 50 dollari al barile (48,7). Il nervosismo degli investitori sembra elevato in attesa del meeting di Algeri di fine settembre.
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Agenda
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
Europa – Archiviata la “settimana della BCE” sostanzialmente con un nulla di nuovo, la settimana che viene sarà incentrata sulla conferma (o meno) dei dati previsionali sull’inflazione, a livello di singolo Paese della zona Euro e a livello aggregato. In Germania c’è attesa per il dato dell’indice Zew sul sentiment e sulle attuali condizioni dell’economia tedesca; in Regno Unito invece avremo delle importanti indicazioni sulle condizioni di salute del mercato del lavoro grazie al tasso di disoccupazione del mese di luglio.
USA – Agenda abbastanza tranquilla, la prossima settimana, dall’altra parte dell’Oceano. Gli unici dati di rilievo previsti sono i numeri delle vendite al dettaglio relative al mese di agosto, l’indice di produzione della Fed di Philadelphia ed il dato preliminare dell’indice di fiducia del Michigan per il mese in corso.
Giappone – Dal Paese del Sol Levante arriverà il dato sulla produzione industriale di luglio e i principali ordinativi di macchinari.
BRICS – Dalla Cina in programma il dato sulle vendite al dettaglio e, secondo non certo per ordine di importanza, sulla produzione industriale del mese di agosto. Sarà interessante vedere se l’economia cinese continua ad andare avanti senza intoppi oppure accusa un po’ di fatica. Numeri relativi alle vendite al dettaglio anche per il Brasile ed il SudAfrica; in Russia invece deciderà sulla propria politica monetaria per il mese di settembre