I fatti salienti della settimana
Cop 27, tra compromessi e nodi ancora da sciogliere. Venerdì 18 novembre si chiude la Cop27 di Sharm El-Sheik. Nel momento in cui scriviamo, i delegati dei 198 Paesi partecipanti cercano un accordo sulla bozza di testo finale: nel documento resta l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, ma molte questioni controverse sono ancora irrisolte. Tra queste, il tema dell’utilizzo di combustibili fossili e il meccanismo di risarcimento ai Paesi in via di Sviluppo per i danni causati dal cambiamento climatico (di cui loro sono responsabili in parte minore rispetto ai Paesi Sviluppati).
Legge di Bilancio in arrivo. La prossima legge di Bilancio italiana dovrebbe aggirarsi intorno ai 30-32 miliardi di euro. Secondo indiscrezioni, si sta ragionando su una sanatoria per favorire il rientro dei capitali dall’estero, ma il Tesoro ha assicurato che non ci sarà un condono penale.
Btp Italia col botto. Ha chiuso con una raccolta vicina ai 12 miliardi di euro la diciottesima edizione del Btp Italia. Si tratta del sesto miglior risultato di sempre per l’emissione, quest’anno particolarmente ghiotta per famiglie e cassettisti, affamati di strumenti a rischio contenuto con cui proteggere i propri risparmi dai morsi dell’inflazione.
UK in recessione. Il Cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha detto che il Regno Unito – dove l’inflazione è schizzata all’11,1% a ottobre – è entrato in recessione e che nel 2023 il Pil dovrebbe calare dell’1,4%. Per far fronte alla situazione, Hunt ha prospettato un piano da 55 miliardi di sterline, con aumenti delle tasse e tagli alla spesa.
Nuovi rialzi in vista. James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, ha detto che potrebbe essere appropriato alzare i tassi fino al 5-5,25% per domare l’inflazione. Attualmente, dopo l’ultimo rialzo da 75 punti base, i tassi di interesse Usa sono nella forchetta tra il 3,75% e il 4%.
La cura della Fed inizia a funzionare? A ottobre, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’8% su base annua, meno di quanto stimato dagli esperti.
Inflazione a doppia cifra nel Vecchio Continente. Nella zona euro l’inflazione ha raggiunto il 10,6% su anno a ottobre, in aumento dal 9,9% di settembre. Per l’Unione Europea il dato è ancora più alto: +11,5%. Secondo la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, il rischio di recessione nell’area euro sta aumentando. Intanto, nel terzo trimestre di quest’anno il Pil della zona euro è aumentato dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel secondo trimestre la crescita era stata dello 0,8%.
Russia-Ucraina, non c’è pace. Continuano gli attacchi russi in Ucraina, mentre in settimana si è sfiorata l’escalation di tensione dopo che due missili di fabbricazione russa hanno colpito una zona agricola della Polonia. Gli Usa hanno usato toni distensivi, escludendo fin da subito che si trattasse di un deliberato attacco russo. La versione ufficiale, che ha permesso di superare l’incidente, è che si sia trattato di un missile lanciato dalla difesa ucraina.
G20 a Bali. La riunione del G20 in Indonesia è stata dominata dal tema delle aggressioni russe in Ucraina. Intanto, Usa e Cina sembrano intenzionate a riaprire il dialogo su temi delicati come Taiwan e le restrizioni commerciali, mentre tutti i leader condividono le preoccupazioni per l’inflazione e la possibile recessione.
Valute virtuali sotto pressione. La piattaforma di criptovalute FTX si è resa protagonista delle pagine di economia la scorsa settimana dichiarando un maxi-fallimento, che avrebbe coinvolto circa 1 milione di investitori (fra istituzionali e retail) per una perdita potenziale stimata in 30 miliardi di dollari. Un terremoto in grado di scuotere tutto il settore delle crypto.
Donald Trump ci riprova. Donald Trump ha depositato alla commissione elettorale federale le carte per la sua candidatura alle elezioni del 2024, entrando formalmente in corsa per la Casa Bianca.
Domanda in calo. L’Organizzazione dei Paesi produttori di petrolio (Opec) ha tagliato le previsioni di crescita della domanda mondiale di petrolio per il 2022. È la quinta volta da aprile.
Come si sono mossi i mercati
Settimana tutto sommato positiva per le borse europee, nonostante una scivolata nella giornata di giovedì (sia a Wall Street che nel Vecchio Continente), dopo che il ministro delle finanze britannico ha presentato la Finanziaria d’autunno annunciando la recessione, mentre dalla Fed di St Louis è arrivata la previsione di altri rialzi aggressivi.
Tra i temi che influenzano gli umori degli investitori restano le mosse delle banche centrali per domare l’inflazione (con la presidente della Bce, Lagarde, che ha parlato di “rischio di recessione aumentato” prospettando ulteriori aumenti dei tassi) e l’instabile contesto geopolitico dove, oltre alla guerra in Ucraina, si registra il lancio di un missile intercontinentale da parte della Corea del Nord nelle acque del Giappone.
In Italia, intanto, si attende nella serata di venerdì il giudizio di Fitch sull’Italia: le previsioni sono per una conferma del rating a BBB con outlook stabile.
Spread a 194 punti. Nella mattinata di venerdì, il differenziale di rendimento tra il BTp benchmark decennale italiano e il pari scadenza tedesco si attestava a 194 punti base dai 191 punti base della vigilia.
Materie prime sull’ottovolante. Arretra ancora il prezzo del gas ad Amsterdam, attestandosi sui 111,4 euro al MWh, mentre è volatile il petrolio dopo i recenti cali: il Wti di gennaio scambia a 81,6 dollari e il Brent stesso mese a 89,7 dollari.
Indici azionari | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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FTSE MIB | -0.22% | 14.17% |
MSCI Europe | -0.71% | 7.46% |
S&P 500 | -1.60% | 2.15% |
Nikkei | 1.04% | 4.91% |
Shanghai Composite CSI 300 | 3.84% | -4.57% |
Indici obbligazionari | Performance settimanale | Performance da inizio anno |
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10-yr yield on Italian Bond (BTP) | 3.96% | 1.17% |
10-yr yield on US Treasuries | 3.78% | 1.51% |
10-yr yield on German Bund | 2.02% | -0.18% |
10-yr yield on Eurozone bonds | 2.02% | -0.18% |
Spread Btp-Bund | 187.86 punti | 59.79% |
Materie prime | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Oro | 54.53 eur/gr (-1.32%) | 1.33% |
Petrolio Wti | 78.72 usd/barile (-0.40%) | 0.63% |
Valute | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Cambio Eur/Usd | 1,0363 (1.45%) | 5.23% |
Cambio Eur/Gbp | 0,8689 (0.59%) | 2.12% |
Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 del 18/11/22.
L’agenda della prossima settimana
Sul fronte dei dati macro in pubblicazione la prossima settimana, segnaliamo i verbali della riunione del Fomc – braccio di politica monetaria della Fed – nella giornata di mercoledì. Lo stesso giorno dagli Usa arriveranno anche i numeri su scorte di petrolio greggio, vendite di nuove abitazioni a ottobre, permessi di costruzione rilasciati e richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Guardando all’Europa, occhio all’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero a novembre in Germania e nel Regno Unito, dove è atteso anche il dato relativo all’indice PMI composito.
Giovedì 24 novembre Wall Street sarà chiusa per il Giorno del Ringraziamento (per la stessa ragione venerdì i mercati Usa chiudono alle 13.00), mentre dalla Germania arriva l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende a novembre. Infine, sempre dalla Germania, è atteso venerdì il Pil del terzo trimestre 2022.