I fatti salienti della settimana
Sorpasso storico. La scorsa settimana ci è arrivata una notizia “record”: in Italia, il numero di pensionati supera ora quello degli occupati. Secondo l’Ufficio studi della CGIA “Se nello scorso mese di maggio coloro che avevano un impiego lavorativo sono scesi a 22,77 milioni di unità, gli assegni pensionistici erogati sono superiori. Al 1° gennaio 2019, infatti, la totalità delle pensioni erogate in Italia ammontava a 22,78 milioni. La causa principale? I tanti contratti a tempo determinato scaduti e non rinnovati durante la pandemia.
Svolta nel caso Atlantia. Autostrade: dopo 6 ore di negoziato, all’alba di mercoledì arriva l’accordo atteso da quasi 2 anni, dopo il crollo del Ponte Morandi. Aspi diventerà pubblica attraverso l’ingresso di Cassa depositi e prestiti al 33% e la progressiva uscita di Atlantia. Risarcimenti per 3,4 miliardi, calo dei pedaggi, rinuncia a future cause. Accettata la linea del governo, i Benetton rinunciano pure ai dividendi. Il titolo a +20% dopo essere sbandato in Borsa.
Vacanze in crisi. Secondo l’ultima indagine condotta dal Gruppo Cerved, sei famiglie su dieci quest’anno non andranno in vacanza. La ragione per cui le famiglie italiane devono rinunciare a fare le valigie e partire per le località turistiche è prevalentemente economica (41%), ma c’è anche un 31% che risulta frenato dalle preoccupazioni per la salute e dalle restrizioni imposte.
Pil Regno Unito in ripresa. Sono anche arrivati i dati sul Pil inglese che risulta in ripresa mensile a maggio, ma su base annua registra comunque un calo del 24% tendenziale. Nei tre mesi conclusi a maggio era sceso del 19,1% congiunturale e del 18,6% tendenziale.
Il Regno Unito banna Huawei. Londra chiude a Huawei: a partire dal 31 dicembre la società cinese non avrà più il diritto di fornire nuove apparecchiature per il segnale 5G nel Regno Unito e tutte le infrastrutture 5G Huawei già esistenti dovranno essere dismesse entro il 2027. La decisione è una presa di campo netta dalla parte degli Stati Uniti.
Nuove tensioni sino-americane. Sale di nuovo la tensione: Pechino minaccia ritorsioni dopo la decisione del Presidente Trump di firmare sia la legge sulle sanzioni ai dirigenti cinesi per le nuove regole sulla sicurezza nazionale a Hong Kong sia l’ordine esecutivo che chiude lo status di partner commerciale preferenziale per l’ex colonia. Al fine di salvaguardare i suoi legittimi interessi, la Cina ha detto che fornirà la risposta necessaria e imporrà sanzioni alle persone e alle entità degli Stati Uniti coinvolte, ha dichiarato il ministero degli Esteri cinese in un comunicato.
Cina, economia ancora debole. Nuovi dati sulla produzione cinese che però deludono in parte i mercati: nel secondo trimestre il Pil ha segnato un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, sopra le aspettative degli analisti, ma i consumi allungano un’ombra sulla ripresa. Soprattutto, il calo delle vendite al dettaglio in Cina a giugno (-1,8% mensile) che segue il calo di maggio (-2,8%), un dato nettamente inferiore alle attese. Complessivamente, l’economia cinese resta debole.
Bce “wait and see”. Giovedì è stata la giornata della Bce. Non ci si aspettava molto, ma in ogni caso i mercati hanno avuto una rassicurazione in più. Francoforte ha lasciato invariati tutti gli strumenti di politica monetaria decisi finora per contrastare l’impatto economico della pandemia. Confermato il volume di acquisti temporanei nell’ambito del Pepp a quota 1.350 miliardi complessivi. Lo spread Btp-bund, in seguito alla pubblicazione del comunicato Bce, ha preso la via verso il basso.
Beige Book a tinte cupe. Questa settimana è arrivato anche il Beige Book della Federal Reserve che conferma i primi segnali di ripresa, anche se ancora ben al di sotto dei livelli pre-Covid. Nel rapporto, la Banca centrale sottolinea che l’Outlook rimane in ogni caso molto incerto.
Parte il Consiglio europeo. Ha preso il via venerdì 17 il primo Consiglio europeo face to face dopo mesi. Il tema principale è il Recovery Fund su cui la presidente della Commissione von der Leyen ha parlato di una “Una soluzione è possibile”, perché “è quello che si aspettano i nostri cittadini”, ma il premier olandese Rutte, da parte sua, vede “poco meno del 50% di possibilità” per una intesa.
Come si sono mossi i mercati
Borse europee ancora deboli. L’avvio di lunedì è stato in rialzo sulla scia dei guadagni delle Borse asiatiche. Nel giorno della Bce i listini europei confermano la debolezza delle prime battute anche dopo la riunione della Bce. Si avviano in chiusura venerdì in parità aspettando le dichiarazioni del Consiglio.
Il vaccino spinge Wall Street. Borsa statunitense tendenzialmente negativa, pesano ancora i contagi e i dati peggiori delle attese sul mercato del lavoro. Apre la settimana in rialzo con Moderna che guadagna quasi il 23% nelle ultime 5 sedute dopo aver annunciato che il 27 luglio partirà la fase finale dei suoi test per il vaccino. Poi si mantiene volatile. Il Nasdaq rallenta.
Borse asiatiche sotto pressione. Anche qui alti e bassi: le Borse asiatiche chiudono la prima parte della settimana in calo dopo i dati dalla Cina con il surplus commerciale che frena e dopo un lunedì positivo. I mercati guardano con timore alle rinnovate tensioni tra Pechino e gli Usa. Indice Nikkei che risente del ribasso del listino Usa Nasdaq. Chiusura di settimana in leggero rialzo.
Petrolio, pesa l’Opec. Il prezzo del petrolio ha imboccato la via del ribasso in seguito alla riunione dell’OPEC+, nella quale i membri del Cartello e i loro alleati hanno deciso che nell’arco di qualche giorno l’output tornerà a salire e i tagli concordati ad aprile, nel pieno dell’emergenza coronavirus, verranno ridotti.
Indici azionari | |
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FTSE MIB | 3,03% |
S&P 500 | 1,13% |
Euro Stoxx 50 | 2,00% |
Nasdaq Composite | -1,41% |
Shanghai | -5,00% |
Indici obbligazionari | |
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Governativo Us | 0,41% |
Governativo Euro | 0,06% |
Corporate Investment Grade | 0,08% |
Spread Btp-Bund | 165 |
Materie prime | |
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Oro | 1,809.65 (0.42%) |
Petrolio Wti | 40.45 (-0.07%) |
Valute | |
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Cambio Eur/Usd | 1.1438 (1.22%) |
Cambio Eur/Gbp | 0.9126 (1.92%) |
Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.00 del 17/07/20
I market movers della settimana
Settimana movimentata sul fronte macro soprattutto nella giornata di venerdì.
Lunedì si attendono per lo più i dati sull’economia giapponese con le esportazioni di giugno previste in calo del 26% su base mensile e il saldo della bilanci commerciale previsto anche in riduzione.
Mercoledì sarà invece la volta dei dati sul petrolio provenienti dagli Stati uniti: atteso l’inventario di Cushing, Oklahoma, delle giacenze di Crude Oil e il settimanale Crude Oil Inventories dell’Energy Information Administration (EIA) che misura l’incremento settimanale in barili del greggio detenuto in giacenza presso le aziende statunitensi.
Venerdì ancora Gran Bretagna con i numeri riguardanti le vendite al dettaglio annuale e di giugno. Attesi anche l’Indice PMI manifatturiero di Parigi e l’Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero e dei servizi (Lug) tedesco e dell’eurozona. Anche in USA arriveranno un po’ di dati macro nella giornata di venerdì: atteso l’Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Lug), l’Indice Markit PMI Composito (Lug) e quello dei direttori agli acquisti del settore terziario (Lug).