I fatti salienti della settimana
Boris goes to Europe Il primo ministro Boris Johnson è partito per il suo primo viaggio all’estero come leader britannico verso il gruppo dei 7 riuniti questo fine settimana in Francia, dove si trova ad affrontare una delicata danza diplomatica con i leader mondiali sulla Brexit, concentrandosi sul problema irrisolvibile del confine irlandese. Non sembrano esserci grandi speranze per una svolta nei negoziati, dato che il governo progetta un blitz pubblicitario per preparare l’opinione pubblica a un’uscita senza problemi. Il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera Merkel ritengono in ogni caso che si potrebbe -e si dovrebbe- trovare un’intesa per evitare il ritorno a una frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord.
La Germania sfida l’austerità L’economia tedesca non dà segni di ripresa dopo la contrazione registrata nel secondo trimestre dell’anno. E potrebbe dunque entrare tecnicamente in recessione. La Bundesbank pensa che la Germania non abbia bisogno di nulla per sostenere l’economia, anche se si aspetta un’altra contrazione della produzione nel secondo trimestre. Angela Merkel sembra contraddire la fedeltà appena ribadita al dogma dello “Schwarze null”, il deficit zero, e segnalare la disponibilità a mettere in campo un piano di investimenti in deficit. Si apre così il sipario per Salvini e la sua retorica anti-austerità.
L’inizio della fine? In Brasile gli incendi stanno bruciando la foresta pluviale amazzonica al ritmo più veloce da quando l’Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale del paese ha iniziato a registrarli nel 2013. Il Centro ha precisato che quest’anno sono stati rilevati 74.155 incendi, un aumento dell’84% rispetto allo stesso periodo del 2018. La preoccupazione per le politiche ambientali del presidente Jair Bolsonaro ha messo in pericolo un accordo commerciale tra l’UE e un pugno di nazioni sudamericane.
Mattarella! Here we go again La terza economia della zona euro è in crisi politica dopo che il governo giallo-verde, strappato da mesi di lotte intestine, è crollato questa settimana. Dalle consultazioni è emersa la volontà del Presidente Mattarella che i partiti politici raggiungano un accordo per formare un nuovo governo di coalizione nei prossimi giorni, per evitare elezioni anticipate. Il leader politico del Movimento, Luigi Di Maio, ha precisato che le discussioni hanno iniziato a trovare una maggioranza. Mattarella parlerà di nuovo con i gruppi politici a partire da martedì. Nuovo contratto?
Trump porge l’altra guancia Il presidente Donald Trump ha riferito che gli Stati Uniti stanno “facendo molto bene con la Cina ” in un Tweet inviato ore dopo che il suo consigliere economico superiore ha tracciato una potenziale linea temporale per la ripresa dei colloqui commerciali con Pechino. Larry Kudlow in precedenza ha precisato che le recenti telefonate tra i negoziatori commerciali statunitensi e cinesi sono state “positive”, aprendo potenzialmente la porta a ulteriori progressi verso un accordo. L’amministrazione Trump permetterà alle aziende americane di continuare a fare affari con Huawei per altri 90 giorni, in seguito agli sforzi di lobbying da parte delle aziende di telecomunicazioni USA. Tuttavia, nella giornata di venerdì, il Governo cinese ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi per 75 miliardi di dollari Usa in risposta alle precedenti misure di Trump. La saga continua.
Gli USA guardano al Giappone Giappone e Stati Uniti cercheranno di ridurre i divari sul commercio, ma le speranze per un accordo a settembre stanno svanendo perché entrambe le parti non riescono a fare concessioni sull’agricoltura e sulle automobili, dicono le fonti. I colloqui mirano a gettare le basi per un possibile incontro tra il primo ministro giapponese Shinzo Abe e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a margine di un vertice del G7, che si terrà questa settimana in Francia, dove i due potrebbero discutere di commercio.
Come si sono mossi i mercati
Dopo i giorni ad alta volatilità di metà mese, questa settimana va concludendosi con maggiore serenità. I mercati azionari chiudono praticamente ovunque in territorio positivo, recuperando così parte delle perdite delle settimane precedenti. Nell’Eurozona maglia rosa per Piazza Affari, con i titoli bancari in recupero. Da segnalare una rinnovata tensione nella giornata di venerdì, a seguito dell’annuncio dalla Cina di nuovi dazi.
Sul fronte obbligazionario è proseguito il calo dei rendimenti per la maggior parte dei titoli di Stato del Paesi Sviluppati, dopo che le minute delle ultime riunioni di FED e BCE hanno confermato una linea di azione decisamente accomodante: la Germania ha emesso per la prima volta un titolo di Stato a 30 anni con rendimento negativo, anche se la domanda è stata inferiore alle attese.
Materie prime in calo, in particolare i metalli industriali, che per primi risentono del rallentamento globalmente diffuso. Stabili le valute.
Market movers della settimana
Ci dirigiamo verso la fine di agosto e iniziano a scaldarsi i motori. La prossima settimana i mercati attendono:
– l’indice IFO termometro dell’economia tedesca corrente e aspettative
– l’indice USA sulla fiducia dei consumatori del Conference Board
– l’indice ISAE sulla fiducia delle imprese manifatturiere in Italia
– l’indice sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona
– Cosa ci regalerà il G7?