I fatti salienti della settimana
Silenzio, ri-parla Powell. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito al Congresso USA che sarà fatto tutto il necessario per portare a compimento il percorso di ripresa dalla crisi economica scatenata dalla pandemia.
E non ci sarà alcun preventivo rialzo dei tassi per il timore dell’inflazione. La cui risalita, secondo Powell, si deve a un “effetto transitorio”: presto “tornerà a livelli in linea con gli obiettivi della Fed”.
“Una stretta sarebbe prematura”. Sul Vecchio Continente, in audizione al Parlamento Europeo, la presidente della BCE Christine Lagarde ha detto, a proposito dei tassi d’interesse, che “una stretta sarebbe prematura e creerebbe rischi sia per la ripresa sia per le prospettive d’inflazione”. Una linea ribadita anche nel bollettino mensile.
Bollettino mensile BCE. “Dopo la contrazione nel primo trimestre dell’anno, l’economia dell’area dell’euro sta gradualmente ripartendo con il migliorare della situazione connessa alla pandemia di coronavirus e i significativi progressi delle campagne di vaccinazione”, si legge nel documento.
Quanto all’inflazione – che, secondo i dati preliminari dell’Eurostat, nell’area euro sui 12 mesi è salita dall’1,3% di marzo all’1,6% ad aprile fino al 2% a maggio – “ci si attende che diminuisca nuovamente all’inizio del prossimo anno, con il venir meno dei fattori transitori e il calo dei prezzi dell’energia a livello mondiale”.
Le proiezioni indicano una crescita annua del PIL in termini reali pari al +4,6% nel 2021, al +4,7% nel 2022 e al +2,1% nel 2023.
A proposito di PIL. Nel primo trimestre del 2021, il Prodotto Interno Lordo degli Stati Uniti d’America ha segnato un +6,4%. Venerdì è uscito poi l’indice PCE, che mostra i prezzi della maggior parte dei beni e dei servizi in aumento negli USA: +0,4% a maggio, nel terzo grande aumento consecutivo.
Giro di macro. A giugno, il PMI composito dell’UE si è attestato a 59,2 punti, al top da 15 anni. Regno Unito a 64,2 punti. In miglioramento anche la fiducia dei consumatori europei.
In Germania, l’IFO a giugno è salito a 101,8 punti dai 99,2 di maggio. Secondo le stime ISTAT, ad aprile il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, è aumentato del 3,3% rispetto a marzo.
A proposito di Italia. S&P Global Ratings ha rivisto al rialzo le stime sul PIL italiano: +4,9% sia per il 2021 che per il 2022. Anche per la Spagna le stime sono state ritoccate al rialzo: +6,3% nel 2021 e +6,4% nel 2022.
E sempre a proposito di Italia. Via libera dall’UE al nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la cui approvazione era “conditio sine qua non” per accedere ai fondi di Next Generation EU. L’Italia riceverà quindi 191,5 miliardi di euro, di cui 69 a fondo perduto: 25 miliardi entro il mese di luglio.
“I fondi saranno spesi tutti, bene e con onestà”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Ora è tempo di mettersi al lavoro sulle riforme: come ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, quello dell’Italia è un “piano solido, ma è soltanto l’inizio. Ora serve un vero cambiamento”.
Negli States c’è l’accordo. Un piano infrastrutturale da 1.200 miliardi di dollari: il presidente Biden ha annunciato il sostegno della commissione bipartisan alla proposta, la quale comunque rappresenta un punto di compromesso rispetto all’idea iniziale. Un sostegno che gli permetterà di ottenere i 60 voti richiesti al Congresso per l’ok al piano di spesa.
Come si sono mossi i mercati
Tutto ruota intorno alla Fed. All’inizio della settimana i mercati hanno subito le ripercussioni delle riflessioni in corso in casa Fed su tassi e inflazione, con i commenti “hawkish” del presidente della Fed di St. Louis James Bullard e, a seguire, di altri.
Ma dopo che il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito le sue valutazioni sul carattere transitorio dell’aumento dell’inflazione USA, il clima è parzialmente migliorato. Fino ai nuovi record di Wall Street, innescati dall’accordo bipartisan sul piano infrastrutturale.
Petrolio a quota 100? Il Brent ha toccato i 75 dollari al barile per la prima volta in più di due anni. Da segnalare poi il divario tra i contratti WTI di settembre e ottobre, che ha raggiunto il livello più alto dal 2014, quando il prezzo del greggio era ben oltre i 100 dollari al barile.
Tutto ciò, ci dice Bloomberg, suggerisce che gli operatori si aspettano un ulteriore restringimento delle scorte statunitensi, quindi prezzi più elevati. Per Bank of America, l’anno prossimo il petrolio potrebbe arrivare a quota 100, nel solco della ripresa dei viaggi.
Criptovalute sotto pressione. La banca centrale cinese ha invitato le maggiori banche e le piattaforme di pagamento online del Paese a non favorire i clienti nelle transazioni in Bitcoin e in altre valute virtuali.
Ma la Cina – che sta testando una versione elettronica ufficiale dello yuan – è intervenuta anche bloccando il cosiddetto “mining”, che consuma enormi quantità di energia. Questa doppia stretta ha pesato sulle quotazioni: Bitcoin sotto i 32mila dollari, Ethereum sotto i 2.000.
Indici azionari | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Azioni Italia | 1.06% | 2.22% |
Azioni Europa | 1.17% | 2.97% |
Azioni Usa | 2.48% | 2.47% |
Azioni Cina | 0.85% | 0.49% |
Indici obbligazionari | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Bond governativi eurozona | -0.22% | 0.61% |
Bond governativi usa | -0.32% | 0.93% |
Bond corporate usa | -0.59% | 1.39% |
Spread Btp-Bund | 113 punti | -9.84 |
Materie prime | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Oro | 1,894.25 (0.32%) | -5.88% |
Petrolio Wti | 69.45 (4.69%) | 11.46 |
Valute | Performance settimanale | Performance da inizio mese |
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Cambio Eur/Usd | 1.2178 (0.48%) | -2.26% |
Cambio Eur/Gbp | 0.8580 (0.58%) | -0.64% |
Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.00 del 25/06/21
I market movers della prossima settimana
Martedì è atteso l’indicatore del sentiment economico della Commissione Europea, mentre mercoledì sarà la volta delle stime flash sui prezzi al consumo. A proposito di prezzi, occhio mercoledì ai dati sulle vendite di case negli Stati Uniti, dove altre informazioni interessanti arriveranno giovedì con l’ISM manifatturiero. In Cina, l’aggiornamento sui vari PMI sarà reso noto tra mercoledì e giovedì.
In Giappone, l’agenda propone vendite al dettaglio martedì, produzione industriale mercoledì e sondaggio trimestrale Tankan nella giornata di giovedì.
E. Lupo / Giugno 25, 2021
Grazie.
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