I fatti salienti della settimana
Trump autorizza il plasma. Il presidente Trump ha autorizzato, in caso di emergenza, l’uso del trattamento al plasma dei pazienti guariti su quelli covid. L’amministrazione repubblicana starebbe anche valutando la possibilità di aggirare i normali standard normativi statunitensi per accelerare sul vaccino sperimentale britannico contro il coronavirus.
Economia cinese al top. Volano gli utili delle imprese cinesi a luglio: +20% mensile. Terzo mese consecutivo in recupero. Nel mese di luglio, i profitti dell’industria sono balzati del 19,6%, segnando un’accelerazione rispetto al +11,5% registrato nel mese di giugno. Si tratta del tasso di crescita più alto da giugno 2018.
Nuovi riavvicinamenti. I principali funzionari statunitensi e cinesi hanno riaffermato il loro impegno a rispettare l’accordo commerciale della cosiddetta “Fase 1”, che ha visto la Cina in ritardo rispetto ai suoi obblighi di acquisto di beni americani. L’impegno è di aumentare i flussi tra i due maggiori consumatori di petrolio al mondo.
Apple e Tesla si frazionano. Il gigante tecnologico americano Apple ha annunciato un frazionamento azionario in quattro parti, ossia 1 azione Apple sarà frazionata in 4. I trader non hanno avuto il tempo di digerire questa informazione prima che fosse seguita da un annuncio simile da parte di Tesla. Se per Tesla questa è la prima volta nella storia dell’azienda, per Cupertino è una collaudata strategia di scissione.
Dow Jones Makeover. Ha 124 anni, ed è pronto per il suo prossimo makeover! Il Dow Jones Industrial Average è destinato a sperimentare il suo più grande rimescolamento in sette anni prima dell’apertura dei mercati americani di lunedì 31 agosto. Exxon Mobil, Pfizer e Raytheon Technologies usciranno dall’indice a 30 membri, mentre Salesforce.com, Honeywell e Amgen si uniranno al club d’elite.
Occhi puntati su Powell. La Fed ha attuato un cambiamento nella sua strategia di inflazione. Dopo lunghi periodi sotto il 2%, la politica monetaria punterà a «un’inflazione moderatamente sopra il 2% per qualche tempo». In altre parole: i tassi di interesse Usa resteranno a un livello molto basso ancora per molti anni.
Bezos doppia Gates. Secondo Bloomberg, il fondatore e amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, è diventato il primo miliardario nella storia moderna a superare la soglia dei 200 miliardi di dollari nel momento in cui le azioni della sua società sono salite a un nuovo record questa settimana. La sua ricchezza è ora quasi il doppio di quella della seconda persona più ricca del mondo, il fondatore di Microsoft, Bill Gates.
Shinzō Abe si dimette. Crescono le preoccupazioni intorno allo stato di salute del primo ministro giapponese. Tutto ciò proprio mentre stava affrontando critiche nei confronti della sua amministrazione per la gestione della pandemia da coronavirus. Le dimissioni sono arrivate nella mattinata di venerdì.
Addio immunità di gregge. Secondo un comunicato dell‘Università di Hong Kong anche chi è già stato colpito dal virus può contrarre una seconda infezione. È quanto è successo ad un uomo di Hong Kong di 33 anni che aveva contratto il coronavirus quattro mesi e mezzo fa. È risultato nuovamente positivo in questi giorni, al ritorno da un viaggio in Spagna.
Come si sono mossi i mercati
Mercati positivi ma con qualche nube all’orizzonte questa settimana: se da una parte gli incoraggianti dati macro cinesi e Usa, le nuove decisioni della Fed e il dialogo ritrovato tra Stati Uniti e Cina danno spinta ai listini, dall’altro l’evoluzione dei contagi e la notizia delle dimissioni del premier giapponese pesano sulle performance.
Borse europee sopra la parità. Nel vecchio continente i contagi continuano ad aumentare e i listini ne risentono. Durante la settimana, oscillano di poco sopra la parità e nell’ultima seduta di venerdì stentano a trovare una direzione, anche all’indomani dei rialzi di Wall Street, innescati dal cambio di rotta della Federal Reserve. Chiudono in territorio positivo.
Wall street tra record e speranze. Listini Usa che continuano a macinare nuovi record: le relazioni sull’impegno nella Fase 1 e le ulteriori negoziazioni, nonché le già citate politiche della Fed hanno aiutato i mercati a raggiungere nuovi livelli. Il Nasdaq però inizia a cedere qualcosa già da qualche settimana.
Listini asiatici contrastati. In Asia gli incoraggianti dati macro cinesi mantengono le principali borse dell’Asia sopra la parità. Svettano i listini tech cinesi che danno filo da torcere al più famoso Nasdaq. In chiusura, listini avvantaggiati delle performance positive di Wall Street e delle novità annunciate dalla Fed. Altra storia per il Nikkei 225 affossato dalla notizia delle dimissioni del primo ministro giapponese.
Petrolio: scorte in diminuzione. Salgono i prezzi del greggio sollevati dai produttori statunitensi che hanno chiuso la maggior parte della loro produzione offshore nel Golfo del Messico prima dell’uragano e dall’ottimismo per i colloqui commerciali tra Cina e Stati Uniti. Gli inventari petroliferi statunitensi continuano a diminuire.
Indici azionari | |
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Azioni Italia | 0.35% |
Azioni Europa | 1.50% |
Azioni Usa | 2.57% |
Azioni Cina | 3.63% |
Indici obbligazionari | |
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Bond governativi eurozona | 0.97% |
Bond governativi usa | 1.00% |
Bond corporate usa | 0.93% |
Spread Btp-Bund | 143 |
Materie prime | |
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Oro | 1,966.45 (1.29%) |
Petrolio Wti | 42.83 (0.35%) |
Valute | |
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Cambio Eur/Usd | 1.1896 (0.84%) |
Cambio Eur/Gbp | 0.8933 (-0.97%) |
Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.45 del 28/08/20
I market movers della settimana
Iniziamo gli appuntamenti economici settimanali lunedì 31 agosto con l’arrivo dell’Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Ago) in Cina. A luglio era salito a 51,1 , rispetto ai 50,9 punti di giugno; questo mese è atteso in leggera diminuzione.
Si prosegue martedì con una serie di dati macroeconomici importanti per capire l’entità della ripresa post covid. Dalla Germania attesa per l’Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero e la variazione della disoccupazione in agosto. In arrivo anche in Gran Bretagna i dati sulla produzione industriale, sempre di agosto.
Zona euro alle prese con l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) annuale mentre negli Usa occhi puntati sui dati dell’Indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero su agosto.
Giovedì è ancora il turno della Gran Bretagna alle prese con l’Indice PMI composito e l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (Ago) -attesi senza variazioni-.
Attenzione negli Usa venerdì ai dati sul tasso di disoccupazione di agosto.