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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOBollettino AO | Calano i prezzi del gas, ma l’inflazione continua la sua corsa

Bollettino AO | Calano i prezzi del gas, ma l’inflazione continua la sua corsa

I fatti salienti della settimana

Cop26 e oltre. La 26esima Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici indetta dall’Onu si è conclusa con un set di impegni condivisi abbastanza generico nei toni.

Dopotutto, c’era da mettere d’accordo le aspirazioni “green” del mondo sviluppato, che però sotto sotto (neanche troppo sotto) continua a strizzare l’occhio ai combustibili fossili, e le ambizioni di crescita economica del mondo emergente (si veda alla voce Asia, in particolare Cina e India).

In mezzo, le potenze che siedono alla plancia di comando dei tanto vituperati quanto indispensabili (ahinoi) combustibili fossili: la Russia, signora del gas oltre che co-leader di Opec+ insieme all’Arabia Saudita, e la stessa Arabia.

A proposito di gas. I prezzi del gas hanno registrato un calo dell’11% dopo che Gazprom ha annunciato il via libera al riempimento di cinque depositi di stoccaggio di gas in Europa. Intanto, per limitare la dipendenza da Mosca, la Commissione europea sta preparando una strategia che, nella fase di transizione energetica, comprenderà anche il nucleare.

A proposito di petrolio. La Casa Bianca ha fatto sapere che chiederà all’Opec di aumentare la produzione. Non è un caso: le scorte statunitensi, dagli ultimi aggiornamenti, appaiono in calo.

A proposito di energia. La multinazionale General Electric ha fatto sapere che si dividerà in tre società: saranno attive nella sanità, nell’energia e nell’aeronautica.

Effetto inflazione. Negli Stati Uniti e in Germania si è intanto registrata un’impennata dell’inflazione: +6,2% annuo a ottobre, maggior rialzo dal 1990, negli Usa; +4,5%, al top dal 1993, in Germania (dove lo Zew è salito a 31,7 punti).

In Cina a ottobre i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,5%, ma l’attenzione è sui prezzi alla produzione: +13,5% rispetto al mese precedente, per via del mix tra maltempo, difficoltà nella logistica e aumenti dei costi.

 

 

Lavorare insieme. In un raro momento di cooperazione, Cina e Stati Uniti hanno rilasciato a sorpresa una dichiarazione congiunta mercoledì 10 novembre durante la Cop26 di Glasgow: lavoreranno insieme sul clima.

Xi è per sempre. Il vertice del Partito Comunista ha chiesto alla Cina di “unirsi intorno al Partito con Xi al centro” per raggiungere gli obiettivi fino al 2049: il che apre la strada a una presidenza Xi Jinping a tempo indeterminato.

Prima, soltanto il padre fondatore Mao Zedong e il riformatore Deng Xiaoping sono stati protagonisti di una risoluzione di questo tipo. Ed entrambi hanno continuato a tenere le redini della politica del Partito fino alla loro morte.

 

Come si sono mossi i mercati

Un’ottima stagione per le trimestrali. La stagione delle trimestrali di Borsa si avvia a conclusione, con risultati migliori delle attese sia negli Stati Uniti sia in Europa. Sul finire della settimana, sui listini del Vecchio Continente brilla specialmente il settore del lusso, trascinato dai numeri positivi pubblicati da Richemont, proprietaria di Cartier.

Alla fine, la settimana si è conclusa intorno alla parità per l’azionario europeo, che arriva da oltre un mese di rialzi ininterrotti, mentre a livello mondiale gli indici sono impostati per chiudere il loro primo calo settimanale da inizio di ottobre.

Inflazione e contagi. All’orizzonte però iniziano ad addensarsi nubi poco incoraggianti: da un lato il nuovo rialzo dei casi di Covid, con Germania, Francia e Olanda che stanno sperimentando un nuovo picco di contagi, dall’altro la corsa record dell’inflazione, in primis negli Stati Uniti ma anche, come abbiamo visto, in Germania e Cina.

Occhio alla Fed. Ora gli investitori guardano alle future mosse della Fed che, alla luce della corsa dei prezzi, potrebbe accelerare sul tapering.

Il mercato obbligazionario trema. La curva dei rendimenti statunitensi si sta appiattendo, dopo un breve spostamento verso l’alto: la differenza tra i rendimenti a 5 e 30 anni si è ridotta a livelli che non si vedevano da marzo 2020 dopo il rapporto sull’inflazione negli Stati Uniti.

È un segnale chiaro: il mercato obbligazionario teme un rialzo più rapido del previsto dei tassi e un possibile rallentamento dell’economia americana.

Titoli di Stato & co. Il Tesoro italiano intanto continua la sua opera di finanziamento: mentre prosegue il collocamento del Btp Futura, destinato principalmente ai piccoli risparmiatori, sul mercato sono stati venduti anche titoli di Stato per un ammontare complessivo pari a 5,75 miliardi di euro.

Bitcoin, ennesimo record. Bitcoin ha flirtato con quota 69.000 dollari per la prima volta, raggiungendo un nuovo massimo storico. Il rally – che ha coinvolto tutto il settore delle criptovalute – è stato innescato dal lancio del primo etf legato al Bitcoin per gli investitori statunitensi.

Avete presente Tesla? I titoli di Tesla hanno perso il 5% a Wall Street dopo che Elon Musk ha lanciato un sondaggio su Twitter in cui domandava ai suoi 62 milioni di follower se vendere o meno il 10% delle sue azioni per pagare le tasse sui soldi derivanti dalla vendita. Il 58% dei 3,5 milioni di votanti ha risposto “sì, vendi”.

Alphabet in orbita. Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha sfondato quota 2.000 miliardi di capitalizzazione di mercato, raggiungendo Apple e Microsoft.

In flessione il prezzo del petrolio. Wti intorno agli 81 dollari al barile e il Brent sugli 82 dollari. Lo spread tra Btp e Bund invece viaggia sui 123 punti base con un rendimento per il Btp decennale benchmark intorno all’1%.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Azioni Italia -0.59% 6.31%
Azioni Europa 0.43% 6.08%
Azioni Usa -0.99% 6.80%
Azioni Cina 2.80% 1.60%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Bond governativi eurozona -0.47% 1.30%
Bond governativi usa -1.09% 0.16%
Bond corporate usa -0.62% 1.13%
Spread Btp-Bund 122 punti 15,23%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 1860.458 (1.95%) 6.17%
Petrolio Wti 80.95 (-1.10%) -1.77%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1.1450 (-1.19%) -0.69%
Cambio Eur/Gbp 0.8538 (-0.04%) 0.68%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 dello 12/11/21

 

I market movers della prossima settimana

La settimana si apre con i fari puntati verso Est: dal Giappone arrivano i numeri sul Pil del terzo trimestre, mentre in Cina sarà pubblicato il dato sulla produzione industriale a ottobre, previsto in crescita del 3% su anno.

Martedì occhio agli Stati Uniti, con le vendite al dettaglio di ottobre, e alla Gran Bretagna, che pubblica l’indice dei salari medi di settembre e la variazione nelle richieste di sussidi di disoccupazione a ottobre.

A metà settimana si entra nel vivo con i dati europei sull’andamento dell’inflazione: l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è atteso stabile al 4,1%. Da segnalare anche la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo in Gran Bretagna e dei dati sui permessi di costruzione negli Usa.

La carrellata si conclude con altri numeri in arrivo da Oltreoceano, con l’indice di produzione della Fed di Filadelfia a novembre e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.

Venerdì i mercati saranno chiusi in India per festività.

 


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