I fatti salienti della settimana
Warning! C’è molta politica in questo bollettino. E non può essere altrimenti, visto che i grandi passaggi istituzionali sono stati i protagonisti totali della settimana.
Fiducia per un soffio. Sullo sfondo di una crisi Covid che continua a martellare e di una campagna vaccinale che prosegue a singhiozzo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito alla Camera e al Senato sulla crisi politica aperta dalle dimissioni delle due ministre di Italia Viva. A valle del dibattito, deputati e senatori sono stati chiamati a dare o meno la fiducia al governo.
Lo scoglio maggiore era al Senato, dove la fiducia è passata per un soffio, con una maggioranza relativa di 156 voti favorevoli e 140 contrari. Il presidente Conte si è quindi recato al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Due gli scenari: maggioranza più larga o elezioni anticipate in tarda primavera.
Quasi tutti d’accordo. Camera e Senato hanno approvato la risoluzione di maggioranza che autorizza il governo al nuovo scostamento di bilancio da 32 miliardi. In totale, secondo Il Sole 24 Ore, per fronteggiare la pandemia si arriverà a un deficit di 165 miliardi.
In una lettera all’Unione Europea sui motivi del nuovo scostamento, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha spiegato che il governo vuole “avere a disposizione risorse sufficienti” qualora le restrizioni all’attività economica si protraggano “anche in primavera” e ha aggiunto che la cassa integrazione Covid potrebbe essere prorogata fino all’autunno.
Nel terzo trimestre del 2020, intanto, il debito italiano è balzato al 154,2% del PIL.
Next Generation EU. Settimana di vertici per l’UE, allo scopo di monitorare l’avanzamento di Next Generation EU e non solo: si sono riuniti l’Eurogruppo e l’Ecofin. Il commissario UE Paolo Gentiloni ha dichiarato che il piano italiano “va rafforzato con obiettivi e riforme”.
Biden si insedia. Con il giuramento nella super blindatissima cerimonia di inaugurazione a Capitol Hill, Joe Biden è diventato il 46esimo presidente degli Stati Uniti e Kamala Harris è la nuova vicepresidente. Biden ha promesso di portare la nazione su un cammino di unità: non sarà semplice, considerando che secondo l’ultimo sondaggio Washington Post-ABC quasi 4 americani su 10 e 7 repubblicani su 10 credono che non sia stato eletto legittimamente.
Trump se ne va (ma forse torna). Il presidente uscente Donald Trump non ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione. E salutando ha detto: “Torneremo in qualche modo”. Sul suo eventuale ritorno nell’arena politica potrebbe incidere l’esito del secondo processo di impeachment, che a breve dovrebbe approdare al Senato.
Banche centrali. La Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi fermi e garantito che proseguirà gli acquisti nell’ambito del PEPP, con una dotazione complessiva di 1.850 miliardi di euro. Linea di politica monetaria confermata anche dalla Bank of Japan.
Dati macro. Nell’ultimo trimestre del 2020 il Pil cinese è cresciuto del 6,5%, con un aumento complessivo del 2,3% nell’anno che si è concluso da poco. Le vendite al dettaglio sono però scese del 3,9%. Sopra le aspettative la produzione industriale a dicembre.
Giù le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, a 900mila unità, ma ancora tante rispetto agli standard storici. Male l’occupazione in Italia, secondo i dati Inps. Inflazione ancora anemica nell’Eurozona e nell’UE. Indicatore ZEW sul sentiment economico tedesco in miglioramento a gennaio.
Come si sono mossi i mercati
La doccia fredda della BCE. I mercati europei, ben impostati nella prima parte della settimana, hanno segnato una battuta d’arresto giovedì, dopo la riunione della BCE e l’intervento della presidente Lagarde. Anche se “la campagna di vaccinazioni rappresenta un’importante pietra miliare” nella lotta al coronavirus, “la pandemia continua a porre gravi rischi all’economia, con la ripresa dei contagi e i prolungati lockdown che stanno danneggiando l’attività”, ha detto Lagarde.
“I dati in arrivo suggeriscono che il ritorno della pandemia e le misure di contenimento porteranno a un probabile calo nel quarto trimestre e peseranno anche sul primo trimestre 2021”, ha aggiunto. Uno scenario che pesa sui mercati, già preoccupati per l’andamento dei contagi e i ritardi nella campagna vaccinale. In risalita anche lo spread tra BTp e Bund, che venerdì mattina viaggiava sui 123 punti base.
Biden galvanizza Wall Street. L’umore sembra migliore a Wall Street, con gli indici S&P500 e Nasdaq che hanno aggiornato nuovi record mercoledì, giorno del giuramento del nuovo presidente USA.
Stellantis luminosa. Il titolo di Stellantis, gruppo automobilistico nato dalla recente fusione tra FCA e PSA, ha continuato a registrare forti acquisti nella settimana appena conclusa. L’amministratore delegato dell’azienda Carlos Tavares ha annunciato che entro il 2021 la gamma conterà 39 modelli di auto elettriche. Nel 2020, intanto, le vendite di auto in Europa sono crollate di oltre il 24%, tornando ai livelli del 1994. Il dato peggiore in Italia: -27,9%.
Petrolio sotto pressione. I timori sulla ripresa economica nel primo semestre penalizzano il greggio, con il Brent poco sopra i 55 dollari al barile e il WTI a 52,3 dollari.
Indici azionari | |
---|---|
Azioni Italia | -0.96% |
Azioni Europa | -0.27% |
Azioni Usa | -0.27% |
Azioni Cina | 4.42% |
Indici obbligazionari | |
---|---|
Bond governativi eurozona | -0.41% |
Bond governativi usa | -0.08% |
Bond corporate usa | 0.06% |
Spread Btp-Bund | 126 punti |
Materie prime | |
---|---|
Oro | 1,847.95 (0.76%) |
Petrolio Wti | 52.16 (-0.60%) |
Valute | |
---|---|
Cambio Eur/Usd | 1.2168 (0.70%) |
Cambio Eur/Gbp | 0.8911 (0.25%) |
Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.00 del 22/01/21
I market movers della settimana
Mercoledì la Federal Reserve chiuderà il primo giro di meeting delle banche centrali del nuovo anno. Negli Stati Uniti al via i primi 100 giorni della nuova amministrazione Biden: tra le priorità, il varo di un nuovo pacchetto di stimoli fiscali. Sempre negli States proseguirà la diffusione dei bilanci aziendali del quarto trimestre 2020.
Attesi poi altri indicatori del sentiment, fra i quali l’IFO sulla fiducia delle imprese tedesche, l’indice della fiducia delle imprese USA e l’indagine della Commissione UE sul clima economico. In Giappone riflettori puntati sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio di dicembre. Focus, infine, sulle stime preliminari sul PIL del quarto trimestre 2020 di Stati Uniti, Germania e Francia.