Quali sono stati i fatti salienti della scorsa settimana?
La BCE ha deciso di inasprire le condizioni di finanziamento per la banche greche. Nel frattempo, la Banca Centrale ha garantito una riserva di liquidità di quasi €60 miliardi attraverso l’Emergency Liquidity Assistance, ma a condizioni più onerose rispetto al tradizionale canale ufficiale della BCE.
La Commissione Europea ha a rivisto al rialzo le stime di crescita del PIL dell’eurozona e dell’UE. Positivi anche i dati del PMI composito della zona euro in crescita rispetto alla media del trimestre precedente. Mentre nessun miglioramento per l’Italia che si conferma in deflazione.
La Banca Centrale inglese non ha modificato i tassi d’interesse ed il QE.
Mercati
La Grecia non ha ancora risolto i suoi problemi di liquidità, ma il mercato sembra essere “fiducioso” sull’sito della trattativa.
In Europa, il momentum del mercato azionario rimane favorevole e gli indici crescono (Europe stoxx 600 +1,8%) spinti dai settori ciclici. Da inizio anno, il DAX (+10,6%) ed il CA40 (+9,8) guidano la ripresa ed in Italia gli investitori stanno puntando sulle società a piccola/media capitalizzazione (STAR +13,2%).
Negli USA, dopo un inizio anno sotto tono, i principali indici azionari sono tornati positivi (S&P500 +0,5% YTD, Russel 2000 +0,7% YTD). I dati migliori delle attese sul mercato del lavoro hanno allontanato le preoccupazioni legati alla sostenibilità della crescita ed i risultati aziendali sembrano confermare questo scenario.
In Giappone, per la terza settimana consecutiva il TOPIX (+0,1%) ha chiuso in territorio positivo. Nonostante qualche delusione sui risultati aziendali le aspettative sugli EPS rimangono elevate (+15% nei prossimi 12 mesi). Complessivamente bene anche gli Emergenti ad eccezione della Cina (CSI 300 -3,6%) e dell’India (SENSEX -1,6%) dove gli analisti stanno rivendendo al ribasso le stime di crescita degli utili.
L’incertezza di Atene ha creato una certa volatilità sui mercati obbligazionari. I tassi d’interesse offerti dai titoli di stato tedeschi hanno toccato nuovi minimi storici sulle scadenze a più breve termine mentre sono leggermente saliti sulle scadenze più lunghe. In particolare, il tasso di interesse offerto dal Bund è sceso sotto quello giapponese per poi ritracciare e qualcuno si è subito interrogato sul rischio di una “giapponesizzazione” dell’economia tedesca. Tra i mercati periferici dell’eurozona, ad eccezione dei rendimenti a lungo termine spagnoli, i tassi d’interesse sono ovunque scesi. In particolare, in Grecia dove la curva dei rendimenti continua ad essere invertita, con un rendimento a 3 anni di circa il 18% mentre il decennale leggermente sopra il 10%.
Il prezzo del petrolio WTI torna ad alzare la testa sul mercato delle commodity, superando i 50 dollari al barile e segnando una performance positiva del +6,8%. Mentre l’oro continua a soffrire con un -3,7%. Infine, sul mercato valutario rallenta la corsa del franco svizzero e del dollaro rispetto all’euro. Il cambio infatti ha rispettivamente raggiunto quota 1,05 e 1,135.
Asset class a confronto | Ultimo valore | Ultima settimana | Ultimo mese | Da inizio anno |
Azioni Italia | 20.760 | +1,2% | +14,4% | +9,2% |
Azioni Europa | 373 | +1,7% | +12,6% | +9,0% |
Azioni USA (in USD) | 2.069 | +3,7% | +3,3% | +0,5% |
Azioni Giappone | 1.417 | +0,1% | +4,1% | +0,7% |
Azioni Emergenti (in USD) | 982 | +2,1% | +5,1% | +2,7% |
Obbl. Gov. Italia | 811 | +0,5% | +2,0% | +2,3% |
Obbl. Gov. USA (dollari) | 445 | -0,4% | +1,9% | +3,1% |
Obbl. Gov. Internazionali (in euro) | 293 | -0,9% | +4,8% | +6,8% |
Obbl. Gov. Paesi Emergenti (in dollari) | 701 | +0,8% | +2,3% | +1,3% |
Obbl. Investment Grade zona euro | 133 | +0,0% | +0,6% | +0,8% |
Obbl. Corp. Investment Grade USA | 140 | -0,7% | +1,1% | +2,3% |
EUR/USD | 1,134 | +0,4% | -4,9% | -6,3% |
GPB/USD | 1,526 | +1,3% | +0,6% | -2,1% |
JPY/USD | 119,1 | +1,3% | +0,5% | -0,7% |
Oro (euro) | 1.233 | -4,0% | +1,3% | +3,8% |
Petrolio (WTI, USD) | 57,8 | +9,1% | +13,1% | +0,8% |
Indici di mercato in euro. Dati di chiusura venerdì ore 17h30. |
Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market.
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index.
Da tenere d’occhio questa settimana
Ecco i dati macroeconomici che verranno pubblicati nel corso della settimana:
- Europa – la produzione industriale (dicembre) di Italia, Francia e UK dovrebbe continuare a contrarsi. Verrà pubblicato il PIL del 4T per la zona euro, Germania, Francia e Italia;
- USA – attesa per i dati sui nuovi posti di lavoro creati negli USA. Sebbene sia stato positivo l’ultimo dato sui nuovi occupati, non mancano battute di arresto sul mercato del lavoro americano;
- Giappone – occhi puntati sul dato del settore terziario, l’indice dei prezzi alla produzione e gli ordini macchinari;
- BRICS – tra i Paesi Emergenti di particolare interesse il dato sul Pil indiano e sul tasso d’inflazione in Cina (atteso in diminuzione rispetto al dato precedente). In Brasile, invece attese verso un aumento delle vendite al dettaglio del mese di dicembre.