Si parla continuamente (e quasi ovunque nel mondo) di innalzamento dell”età pensionabile. E allora preparatevi: la giusta colonna sonora per la pensione arriva dai Metallica e si intitola “The Day That Never Comes” (“Il giorno che non arriva mai”).
Infatti, nei piani del Governo italiano inclusi nella manovra finanziaria c’è l’innalzamento, obbligatorio per tutti, dell’età pensionabile a 70 anni. Ciò permetterebbe di pagare pensioni più elevate e di ridurre gradualmente il carico dei contributi sociali, attualmente molto elevati.
Tutto sensatissimo. Razionale. Questo dice la demografia e l’economia della previdenza sociale (sembrerà strano, ma pure io ho studiato ‘sta roba).
Poi però mi guardo intorno. E vedo molti quarantenni e cinquantenni (ma anche trentenni e ventenni), molti dei quali sono bravi, qualificati, creativi, con problemi occupazionali. Che vanno dalla disoccupazione alla precarietà strutturale, o alla mancanza assoluta di prospettive professionali ed economiche perché l’azienda per la quale lavorano non cresce – e magari rischia di chiudere – e non trovano niente di meglio in giro.
Quindi per me rimangono senza risposta alcune domande. Che mi vengono “di pancia”, domande “ignoranti”.
E cioè: chi darà lavoro ai sessantenni/quasi settantenni? esistono sufficienti ruoli e mansioni adatti a persone di quell’età ed esperienza? e se lavoreranno i sessantenni, chi darà lavoro ai ventenni? e ci saranno aziende strutturate, anche logisticamente, per offrire condizioni di lavoro adatte a chi ha sì esperienza, ma magari anche qualche acciacco, e quindi non riesce a tenere orari e ritmi produttivi da trentenne? O si andranno solo ad ingrassare le statistiche relative ai tassi di disoccupazione?
Mi pare chiaro: o arrivano riforme strutturali mai viste e politiche d’incentivazione in grado di rinnovare il tessuto produttivo, oppure si tratta di sterili calcoli di economisti ministeriali, che non troveranno riscontro pratico. Io spero di sbagliarmi.
Quello che qualunque risparmiatore può fare, e a farlo non sbaglia mai, è davvero semplice: risparmiare (anche poco alla volta) per quando sarà anziano e, forse, disoccupato. “Sad But True” (“Triste ma vero” – ho aperto e ora chiudo con i Metallica, oggi va così, li ascolto e mi sento meglio).