Fatevi questa domanda: quante volte vi è capitato di andare in banca per impiegare i vostri sudati risparmi o di parlare con il vostro consulente finanziario o promotore e uscirne con un leggero senso di disagio e frustrazione, come se aveste dovuto “subire” una decisione altrui?
Ebbene, siete in buona compagnia.
L’Italia è uno dei paesi sviluppati dove il livello di cultura finanziaria è più basso in assoluto e spesso così bassa che 4 italiani su 10 non sono in grado di effettuare operazioni finanziarie elementari. Ci sorgono spontanee alcune domande:
- Siamo forse più stupidi degli altri o totalmente disinteressati al denaro?
- Perché invece di tante materie assurde (ai miei tempi c’era la misteriosa ora di “applicazioni tecniche”) nelle scuole non si insegnano i rudimenti di economia, utili nella vita di tutti i giorni; tipo cos’è un conto corrente, un mutuo, la differenza tra un’azione e un BOT?
- Questo stato di cose fa forse comodo a qualcuno che può facilmente approfittarsi di noi nel campo del risparmio?
Forse una delle ragioni dell’“analfabetismo finanziario degli italiani” non è tanto la complessità della materia, ma anche il linguaggio economico/finanziario spesso oscuro e complicato.
Vi è mai capitato di leggere (e non solo di firmare per accettazione!) i termini di un prospetto informativo, cioè il documento che descrive le caratteristiche di uno strumento o prodotto finanziario offerto al pubblico? Leggete qui.
Vi sembra chiarezza e informazione comprensibile? O invece la sensazione a voi più vicina in quel momento è quella di subire una leggera intimidazione, la stessa che provate quando leggete il verbale di una multa che vi hanno fatto o magari una richiesta della Pubblica Amministrazione, tipo un cartella esattoriale dove spesso l’oggetto della richiesta è espresso in termini così oscuri che preferiamo pagare piuttosto che capire?
Vi ricorda per caso il linguaggio di atti notarili o giuridici? Un linguaggio per adepti e iniziati che sembra fatto apposta per escludere e spaventare noi comuni mortali?
Chi l’ha detto che i termini finanziari e l’economia debbano essere incomprensibili e oscuri? Che non si tratti invece di qualcosa che è molto più semplice e comprensibile di quanto pensiate.
Il sito della Banca d’Italia mette a disposizione alcune nozioni veramente per tutti e soprattutto il saggio motto “conoscere per decidere”: vai al sito.
Proprio così: conoscere per decidere. Proprio come fareste se doveste acquistare un’automobile o qualsiasi altro bene reale. Non siate pigri, informatevi per poter decidere: è dalla conoscenza delle basi della finanza e dell’economia che comincia la vostra libertà nel fare scelte più consapevoli e non buttare i vostri sudati risparmi nelle mani di promotori o private banker che sguazzano nella vostra “ignoranza finanziaria” per appiopparvi prodotti complicati e inutilmente costosi (leggi ad esempio qui e qui).
Per quanto paradossale possa sembrare la gestione dei nostri soldi è una delle aree della nostra esistenza più influenzate dalla sfera emotiva, anziché basarsi sulla razionalità. Forse… “perché i soldi rappresentano nella nostra cultura la misura più evidente del successo” oppure… “perché i soldi comprano un po’ di felicità”… oppure semplicemente “perché con la fatica che abbiamo fatto a guadagnarli il solo pensiero di perderli investendo ci fa star male”…
Insomma la risposta sta nella nostra psicologia di investitori e nei risvolti della finanza comportamentale.
In una materia oscura ai più come la finanza, che riguarda un aspetto ad elevato impatto emotivo come quello dei nostri risparmi, il micidiale cocktail ansia-disgusto-frustrazione vi viene offerto su un vassoio d’argento e spesso minaccia di mettere voi (e i vostri risparmi) al tappeto. Ma si può evitare. Come?
Ci sono alcune buone notizie:
- il web vi mette a disposizione alcuni strumenti per proteggervi da soli, come i siti di educazione finanziaria già citati, o www.soldi.it (il sito sulla finanza di Altroconsumo);
- la normativa Mifid ha creato la figura dei Consulenti Finanziari Indipendenti, soggetti che per legge non dipendono da società che offrono prodotti finanziari e dovrebbero fornirvi consigli nel vostro interesse (insomma… proprio come dovrebbe essere la vera consulenza finanziaria…);
- l’ uomo è una specie animale dotata di un sorprendente attributo biologico, il buonsenso: usiamolo.
E tu, che investitore pensi di essere? Prova a fare il Test del DNA finanziario sul sito Advise Only, è gratuito e semplicissimo: accedi subito!
jonni castagna / Marzo 30, 2016
Buona sera i link dei siti di Patti chiari e Banca Italia non sono ipù raggiungibili non è che potete aggiornarli grazie mille
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