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Se la truffa corre su Whatsapp. Consob avverte: occhio alle trappole

Le frodi finanziarie corrono anche su Whatsapp. Il più diffuso sistema di messaggistica può diventare veicolo di offerte illecite che, entrando negli smartphone del pubblico indifferenziato e facendo leva impropriamente su nomi ben noti della finanza internazionale come “Morgan Stanley” o “Blackrock”, possono trarre in inganno i risparmiatori e indurli a cadere in una trappola, in cui rischiano di perdere i loro soldi.

 

Nuovo rischio truffe: l’avvertimento della Consob

È l’ultima avvertenza della Consob che, dopo aver messo in guardia contro le insidie dei “videogiochi” di trading on line e delle truffe in circolazione sui social network, adesso evidenzia anche i rischi connessi con i messaggi diffusi tramite Whatsapp.

Lo schema è sempre lo stesso: operatori non autorizzati promuovono sul web offerte illecite apparentemente vantaggiosissime, dietro le quali, però, può celarsi una truffa. Nel caso specifico vengono usati come specchietto per le allodole i marchi di Morgan Stanley e di Blackrock, due grandi investitori istituzionali di cui si propone di replicare le strategie di investimento.

 

Le regole per evitare di cadere nella trappola

La Consob richiama ancora una volta l’attenzione dei risparmiatori, affinché nel valutare le offerte finanziarie prendano tutte le precauzioni del caso, avvalendosi innanzi tutto della sezione “Occhio alle truffe!” sul sito www.consob.it, dove sono indicate le regole di base per evitare le trappole.

 

Ecco cosa puoi fare se non hai ancora investito

Sul suo sito web, Consob raccomanda di chiedere informazioni al soggetto che ti ha contattato e di farti dire:

  • il nome della società
  • se è autorizzata
  • da chi è stata autorizzata
  • il numero di autorizzazione
  • il sito internet
  • dove ha la sede

Ma puoi anche svolgere autonome e semplici ma basilari verifiche sul web.

  • Consulta il sito dell’autorità che avrebbe autorizzato il soggetto (anche per verificare tramite quali siti internet opera tale soggetto e non incappare nei cosiddetti “siti clone”, dal momento che in alcuni casi gli operatori abusivi utilizzano siti web la cui denominazione è simile a quella di soggetti autorizzati).
  • Consulta online il registro delle imprese del Paese in cui il soggetto ti ha dichiarato di avere sede e verifica le informazioni su di esso (denominazione, sede e via dicendo).
  • Inserisci il nome della società o del sito internet nel motore di ricerca (per esempio, Google) e verifica cosa si legge sul web (esempio, nei forum, sui blog, eccetera).

Se dopo le tue richieste/verifiche non hai ottenuto informazioni chiare e complete, non avere fretta di investire lo stesso il tuo denaro in questa società, perché – avverte la Consob – probabilmente si tratta di una truffa.

 


 

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